Si è riunito questa mattina, nella sede della Regione Liguria, il Comitato di Cooperazione Frontaliera Italia-Francia, incentrato sulla gestione condivisa delle risorse idriche del fiume Roja.

Presenti l’assessore regionale al Ciclo delle acque Luca Lombardi, il ministro plenipotenziario della Direzione Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale Andrea Cavallari e rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’ Autorità di Bacino distrettuale Appennino settentrionale, della Provincia di Imperia, di Arpa Liguria, di Ato Imperia, di Riviera Acque, dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, della Communauté d’agglomération de la Riviera française, della Direction départementale des territoires et de la mer delle Alpi Marittime e della Direction régionale de l’environnement, de l’aménagement et du logement Provence-Alpes-Côte d’Azur.

La cooperazione Italia-Francia sulla gestione delle risorse idriche del fiume Roja nasce nell’ambito del Trattato del Quirinale (firmato nel 2021), che promuove un’intesa strategica tra Italia e Francia su numerosi temi, inclusa la gestione delle risorse transfrontaliere.

Al termine della riunione si è decisa l’apertura di tre tavoli tecnici su altrettanti temi specifici: aspetti economici e gestionali del servizio idrico, gestione della risorsa e concessioni, pianificazione delle misure di tutela. È stato inoltre stabilito inoltre un calendario operativo per la revisione degli accordi bilaterali e l’impegno delle due delegazioni a collaborare in modo strutturato e continuativo con tecnici esperti da entrambe le parti.

“Si tratta di un tema cruciale per il nostro territorio, che richiede visione, responsabilità e collaborazione concreta tra istituzioni italiane e francesi – ha commentato l’assessore Luca Lombardi. – L’acqua non è solo un bene comune: è una risorsa strategica per lo sviluppo, la sicurezza e la coesione dei nostri territori. Insieme a tutti i partner istituzionali e tecnici possiamo costruire un modello di governance capace di tutelare l’ambiente e garantire i diritti delle comunità”.