All’ospedale di Imperia, presso la palazzina B, è stata aperta la sede di AIM Liguria, un’associazione riconosciuta a livello nazionale la cui mission è quella di offrire un supporto concreto e continuativo a pazienti affetti da Miastenia Gravis.
La Miastenia Gravis è una malattia neuromuscolare invalidante, la quale causa un indebolimento generalizzato a livello muscolare, intercedendo nella comunicazione tra sistema nervoso e muscolare. Sebbene tutt’ora sia classificata come malattia rara, è oggi sempre più diagnosticata.
Questo tipo di patologia influenza drasticamente, sia fisicamente che emotivamente, la vita del paziente e delle persone che gli stanno accanto. Tuttavia, con una gestione medica opportuna e appropriata, insieme a strategie pratiche e supporto psicologico, molti pazienti riescono a vivere una vita piena e attiva.
AIM Liguria nasce per volontà di Romina Labartino, paziente affetta da Miastenia Gravis e dal team medico che la segue da anni, e ha l’obiettivo di organizzare incontri con pazienti e parenti per supportare entrambi nella convivenza con questa patologia comunque difficile da gestire a causa dell’imprevedibilità dei sintomi e i disagi fisici ed emotivi che comporta la perdita di autonomia del paziente.
“Nella nuova sede ligure, la cui realizzazione è stata possibile grazie all’impegno di Asl1, vogliamo affermare che essere vicini significa esserci davvero: ascoltare, collaborare e costruire. L’apertura della sede – spiegano dall’associazione – rappresenta il primo passo verso una presenza regionale sempre più strutturata. Tutte le province della Liguria sono invitate ad entrare in relazione con la nostra sede, con l’auspicio di future adesioni formali, collaborazioni operative e iniziative condivise a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie. Si desidera esprimere un sincero ringraziamento al Direttivo dell’associazione AIM istituto Carlo Besta di Milano e al Dott. Mantegazza per aver accolto e sostenuto con fiducia la proposta di apertura della sede Ligure su Imperia. Questo riconoscimento rafforza il senso di appartenenza ad una rete viva e attenta ai territori.”
“Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto sia importante la cooperazione tra le associazioni del terzo settore e gli enti pubblici, per dare un supporto concreto alle famiglie che si trovano a dover affrontare tutte le complessità associate alle patologie neurodegenerative e non farle sentire sole. Un’attività sul territorio per il territorio – prosegue il DG di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera -, un punto di riferimento importante per i familiari di pazienti affetti dalla Miastenia Gravis. Un grazie sentito per l’attività che viene portata avanti con tenacia e dedizione e per la volontà espressa e attuata di inserire ASL1 nella rete associativa”.
Le interviste complete alla dott.ssa Maria Elena Galbusera, al dott. Fabio Della Cava e al paziente Davide Tacchi nel video-servizio a inizio articolo.