family band gospel choir vallecrosia

Oggi, sabato 5 luglio, il Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto per accogliere l’Italian Gospel Choir, il coro nazionale che rappresenta l’Italia nella musica gospel, pronto a regalare al pubblico una serata indimenticabile di musica, emozioni e spiritualità.

Dopo dieci anni, il coro torna a Milano con tutta la sua potenza espressiva: 250 coristi da ogni parte d’Italia daranno vita a due ore di puro gospel, in un repertorio che unisce ritmi contemporanei e radici profonde, omaggiando i grandi maestri del genere. A dirigere questa straordinaria “nazionale del gospel” ci saranno Francesco Zarbano (presidente) e Alessandro Pozzetto (direttore), affiancati per la prima volta da Alex Negro nel ruolo di vicedirettore. La parte musicale sarà affidata all’Italian Gospel Band, guidata dal pianista Ivan Zuccarato.

L’Italian Gospel Choir è una realtà d’eccellenza nel panorama musicale italiano, insignita di due Medaglie di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, e vanta oltre vent’anni di storia, da memorabili esibizioni sul sagrato del Duomo di Milano a tournée internazionali di prestigio.

Presenti con un’importante rappresentanza anche il Family Band Gospel Choir di Vallecrosia, guidato da Sonia Carioli e sostenuto in platea dal resto del coro. “È sempre un orgoglio partecipare agli eventi di prestigio di questa straordinaria formazione nazionale. Noi del Family Band Gospel Choir – prosegue Sonia Carioli – porteremo sul palco del Castello Sforzesco di Milano la nostra gioia e l’entusiasmo che scaturiscono dalla passione per questo genere musicale e da un duro lavoro di studio che da mesi stiamo affrontando per essere preparati e all’altezza di un insieme corale di tale importanza”.

Il sindaco Fabio Perri commenta: “Un orgoglio per la nostra città di Vallecrosia essere presenti a questo importante evento. Faccio i miei complimenti e un grosso in bocca al lupo a voi, a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità”.