A margine dell’inaugurazione della nuova barriera del casello di Ventimiglia, tenutasi ieri, l’amministratore delegato di Concessioni del Tirreno, Bernardo Magrì, ha condiviso alcune riflessioni sullo stato delle infrastrutture autostradali del Ponente ligure.
“Vi sono autostrade più nuove e alcune più vecchie”, ha esordito Magrì, offrendo una panoramica generale. “Il parco italiano stradale è un parco complessivamente vetusto. Gli interventi che vengono fatti oggi non possono essere semplicemente manutentivi. Parliamo di riqualificazioni importanti di parte di opere o di totale ricostruzione. Ad esempio sulla Torino-Savona si sta intervenendo pesantemente, con viadotti che vengono demoliti e ricostruiti. Questo ha impatto sul traffico, perché manca proprio l’infrastruttura, ma è essenziale se vogliamo, in prospettiva, migliorare la mobilità. Rimandare questi investimenti equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto, per poi trovarsi, tra qualche anno, con infrastrutture chiuse perché non più recuperabili”.
Per quanto riguarda l’Autostrada dei Fiori (oggi Concessioni del Tirreno), Bernardo Magrì ha definito la situazione “un caso particolare”.
“L’infrastruttura è in maniera oggettiva fra le meglio tenute, stando alle verifiche fatte, nonostante la vicinanza al mare, con il sale che ha un ruolo importante nel degrado delle opere”, ha spiegato l’amministratore delegato. “Anche per quest’opera però sono necessari dei lavori. Ad esempio gli interventi più impattanti al momento sono quelli di adeguamento delle gallerie alle direttive della Comunità europea. Non farlo significa incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Non sono rinviabili”.
“Fortunatamente, rimangono poche gallerie da adeguare. L’ultima di rilievo è la galleria Fornace, sulla quale interverremo il prossimo anno. Intanto, abbiamo già sostituito quasi l’80% delle barriere di sicurezza. Siamo consapevoli dell’impatto che questi lavori hanno sugli utenti”, ha riconosciuto Magrì.
L’Ad ha inoltre ribadito fiducia nel rispetto delle tempistiche previste dalla tabella di marcia per l’avanzamento dei lavori: “Nel 2025 abbiamo raggiunto il picco massimo di attività. Entro la fine di questo mese, l’autostrada sarà completamente libera dai cantieri. Ora siamo entrati in una fase di progressiva riduzione dell’impegno”.
“Il lavoro svolto negli ultimi anni ci permette di guardare al futuro con una prospettiva più serena”, ha concluso.
Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa all’Ad Bernardo Magrì.