Resta alta la tensione nel carcere di Valle Armea a Sanremo. “Ad una poliziotta hanno dato sette giorni di prognosi perché ieri un detenuto, durante il rientro in cella, ha spinto il cancello in malo modo e la collega è stata ferita alla testa: un altro Basco Azzurro è stato colpito con un violento pugno allo sterno da un detenuto che si trovava nel corridoio degli uffici”, denuncia Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Una situazione folle e assurda, che ha portato al ferimento dei poliziotti la cui unica colpa era quella di essere in servizio”.
Il sindacalista denuncia: “Gli eroi silenziosi della Penitenziaria continuano a pagare le conseguenze dell’attuale sistema carcerario: Valle Armea si configura sempre più come un carcere invivibile per i poliziotti penitenziari, spesso vittime loro malgrado dei numerosi eventi critici attuati dalla frangia violenta della popolazione detenuta. Poliziotti che spesso fanno turni anche di dodici ore, evidentemente perché la gestione dei servizi è fatta male, e ai quali, quando vengono aggrediti, sembrerebbe quasi che venga sconsigliato di denunciare i violenti… Assurdo: tutto questo è una vergogna! Perché al Provveditorato di Torino, così sensibile alle esigenze del territorio piemontese, in cui spesso e volentieri vengono mandati rinforzi da altre sedi con un trattamento di missione forfettario così da renderlo appetibile agli interessati, non usano lo stesso trattamento per un impiego straordinario di personale a Sanremo?”
Conclude amaro Tristaino: “Mentre la politica e le associazioni del pianeta carceri si preoccupano unicamente dei ventilatori, frigoriferi e delle celle dell’affettività, chi soffre realmente nelle carceri italiane, numeri alla mano viste le molteplici aggressioni, sono i poliziotti penitenziari”.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta del detenuto “irresponsabile e gravissima: spero che per il suo atto di violenza e follia venga punito severamente. Alla poliziotta ferita va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. Rinnova al DAP la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria di Valle Armea: “Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. La Polizia Penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione. Queste sono anche le conseguenze di una politica miope e improvvisata, che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari senza trovare una valida soluzione su dove mettere chi li affollava e che fatica ad espellere in maniera massiccia gli stranieri detenuti. Ma anche di un’Amministrazione penitenziaria regionale che non tiene in alcun conto le gravi esigenze e le necessità della Polizia Penitenziaria di Sanremo e di tutta la Liguria”.