Dopo aver trascorso mesi immersa nel paesaggio di Villa Faraldi e del Ponente Ligure, la scultrice norvegese Else Leirvik, vincitrice della borsa di studio della Fondazione Fritz Røed, è pronta a presentare la restituzione dei suoi lavori. La mostra “La selvatica grazia” sarà inaugurata sabato 5 luglio e resterà visitabile fino a sabato 13 nell’atelier d’artista dell’oratorio di Santa Caterina. In programma diversi appuntamenti tra approfondimenti e laboratori per i più piccoli.

La Fondazione Fritz Røed ha bandito per il 2025 una borsa di studio destinata a una residenza d’artista da svolgersi a Villa Faraldi: dallo scorso aprile l’artista visiva Else Leirvik, vincitrice, ha lavorato in situ al progetto “La selvatica grazia” (Wilde Grace), ospite dell’Oratorio di Santa Caterina, l’ex studio dello scultore Fritz Røed. La residenza è frutto di una collaborazione tra il Comune norvegese di Time, che fornisce la borsa di studio della Fondazione Fritz Røed, il Comune di Villa Faraldi, che provvede all’alloggio nei locali del Centro Sociale, e la Fondazione Fritz Røed, che mette a disposizione l’atelier, il supporto logistico e la borsa di studio.

“La borsa di studio dell’artista e l’accordo con la Fondazione Fritz Røed e il Comune di Time sono oggetto di orgoglio – sono le parole del sindaco di Villa Faraldi, Stefano Damonte – teniamo molto a portare avanti negli anni questa collaborazione e a migliorarla. Lo scambio culturale tra comunità locale e artisti è sempre stato un arricchimento per Villa Faraldi, che non a caso è stata ribattezzata Borgo dell’Arte. A sostegno delle iniziative e a dimostrazione di volerci continuamente migliorare e crescere, quest’anno abbiamo trasformato il centro culturale Fritz Røed in una vera residenza artistica, ribattezzata Fararte”.

L’inaugurazione di “La selvatica grazia” è prevista per sabato 5 luglio alle 21.00. Interverranno il sindaco di Villa Faraldi, Stefano Damonte, gli Amici di Fritz Røed, Brit Nilsson Edland ed Elin Wetås de Jara, la presidente della Fondazione Fritz Røed, Kristin Røed ed Else Leirvik. Saranno inoltre portati i saluti del Comune norvegese di Time da Kjetil Hustoft. La serata sarà arricchita dagli accompagnamenti musicali degli artisti Andreas e Elisabeth Wetås de Jara al violoncello e violino, con un rinfresco a cura dell’associazione Tovo nel cuore.

Nel suo curriculum, Else Leirvik vanta mostre locali, nazionali e internazionali che ha tenuto in gallerie private, musei d’arte, istituzioni culturali e paesaggi naturali. Tra gli eventi che l’hanno vista protagonista anche numerose mostre in Italia, personali e collettive, come quelle alla Nomas Foundation a Roma, ad Artissima di Torino e a “Cosmogonia a Palazzo Collicola Arti Visive” al Museo Carandente di Spoleto.

“Durante la residenza ho sviluppato nuove sculture a dialogo con il paesaggio e l’architettura sacra dell’oratorio – così Else Leirvik sul suo lavoro – ci sono opere site-specific che emergono all’intersezione tra scultura e poesia, tra tessuto, corpo e paesaggio. La mia esplorazione artistica è incentrata sulla creazione, il movimento e la trasformazione. La borsa di studio mi ha offerto la rara opportunità di lavorare a lungo nello spazio e nell’ambiente in cui si terrà la mostra: il mio progetto artistico esplora il potenziale poetico della scultura e della materia e contempla la creazione di opere attraverso un approccio fenomenologico e tattile, che risponde alle proprietà intrinseche dei materiali. Il mio intento è che ogni opera riveli una presenza – un suono proprio – in grado di attivare lo spazio o il paesaggio in cui si trova. Ho lavorato nell’ambito di una tradizione contemplativa, dove l’opera viene ‘ascoltata’ a suo modo. È un metodo che prevede la creazione di spazi ed è aiutato dalla lentezza e dal silenzio. Utilizzando un approccio sensoriale, cerco di unificare forma e contenuto attraverso l’interazione con i materiali. Lavoro con tessuti, cera d’api, argilla, legno e bronzo. Per questo progetto ho utilizzato anche materiali di provenienza locale che ho trovato. Il movimento italiano dell’Arte Povera, in particolare l’approccio materico di Marisa Merz, è stato un’ispirazione fondamentale nel mio lavoro”.

La mostra resterà aperta dal 5 al 13 luglio, dalle 21.00 alle 23.00. Numerosi gli eventi collaterali tra il borgo e l’Oratorio di Santa Caterina: domenica 6 e 13 luglio è prevista una passeggiata storico-artistica con visita guidata alla mostra e a Villa Faraldi, alle 21.00. Martedì 8 luglio alle 21.00 si svolgerà un incontro con l’artista, a dialogo con Emilio Røed Marroquin, membro del Consiglio della Fondazione Fritz Røed. Giovedì 10 luglio, dalle 17.00 alle 19.00, spazio ai bambini con un laboratorio guidato da Else Leirvik e Gabriella Göransson. Tutti gli eventi saranno in italiano, inglese e norvegese. La partecipazione è aperta a tutti con ingresso libero e gratuito.

Intanto, il progetto artistico ha preso vita anche sulla pagina Instagram dedicata, dove è possibile seguire il lavoro di Else Leirvik: https://www.instagram.com/la.selvatica.grazia/.

La borsa di studio di Villa Faraldi nasce dalla collaborazione tra il Comune, dove Fritz Røed ha vissuto, il Comune norvegese di Time – luogo di nascita di Røed – e la Fritz Røed Memorial Foundation, istituita dalla famiglia dell’artista. Assegnata ogni due anni, è stata introdotta per la prima volta nel 2008. Quest’anno è stata lanciata dal Rogaland Artcenter e il nome di Else Leirvik è stato annunciato dalla giuria in occasione del ventesimo anniversario del Fritz Røed Sculpture Park di Bryne, il 4 ottobre 2024. Else Leirvik sarà l’undicesima artista a ricevere la Borsa di Studio Villa Faraldi, a 20 anni dall’istituzione della Fondazione Fritz Røed Memorial.

Lo studio allestito all’Oratorio di Santa Caterina è stato originariamente utilizzato dalla prima generazione di artisti norvegesi a Villa Faraldi: Inger Sitter, Franz Widerberg, Fritz Røed, Eli-Marie Johnsen e Pär Göransson. È diventato in seguito il luogo di lavoro di Fritz Røed, dove l’artista ha creato, tra le altre opere, anche il famoso monumento Hafrsfjord “Spade nella montagna”, che si trova vicino a Stavanger, in Norvegia.

Maggiori informazioni su www.frfond.no.