A margine della Terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC3), Pelagos Initiative ha annunciato ufficialmente il lancio del Consorzio Pelagos durante un evento dedicato, al Palais des Rois Sardes, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.

Il Santuario Pelagos, istituito nel 1999 da Francia, Italia e Principato di Monaco, ù l’unica area marina transfrontaliera del Mediterraneo interamente dedicata alla protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat.

Coordinato dall’Istituto Tethys per la ricerca e la tutela dei mammiferi marini, il Consorzio Pelagos mira a rafforzare la conservazione dei cetacei e dei loro habitat attraverso una cooperazione transfrontaliera piĂč efficace, un approccio scientifico innovativo, un coinvolgimento attivo delle comunitĂ  locali e un forte impegno a livello politico. Il Consorzio riunisce tredici partner internazionali appartenenti al mondo della ricerca, alla societĂ  civile, a enti pubblici e autoritĂ  locali.

“Nel mio ruolo di coordinatore del Consorzio, spiega Simone Panigada, presidente dell’Istituto Tethys, ritengo fondamentale promuovere una visione condivisa e concreta per la protezione dei cetacei nel Santuario Pelagos. Questa iniziativa rappresenta un passo decisivo verso una governance marina piĂč integrata, fondata sulla collaborazione tra ricerca scientifica, istituzioni e societĂ  civile, e un’opportunitĂ  unica per trasformare il Santuario Pelagos in un laboratorio di buone pratiche per tutto il Mediterraneo”.

L’ambizioso progetto ù possibile grazie al sostegno di una coalizione di fondazioni filantropiche impegnate nella protezione degli oceani. Oltre alla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l’iniziativa ù sostenuta da Adessium, dalla Fondazione Didier e Martine Primat, dalla Fondazione Hans Wilsdorf, Oceans5, Fondazione Tiffany&Co., UBS Optimus Foundation e UBS Monaco.

Il finanziamento congiunto, che rappresenta un impegno importante, fa seguito alla dichiarazione collettiva annunciata da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco durante la conferenza Our Ocean 2024, per accelerare i progressi verso gli obiettivi 30×30 nel Mediterraneo entro il 2030.

Nel suo intervento di apertura, il Principe Alberto II ha dichiarato: “Questo Consorzio sarĂ  piĂč di un semplice progetto: Ăš una dinamica collettiva, un’alleanza tra societĂ  civile, istituzioni, autoritĂ  locali […] e partner privati. Questo approccio rappresenta un nuovo modo di lavorare insieme per preservare a lungo termine il nostro Mediterraneo. […] Mi auguro che questo Consorzio apra un nuovo capitolo nella Storia del Santuario, che rafforzi la sua ambizione originaria e che dimostri, in tutto il Mediterraneo, che l’unitĂ  d’intenti Ăš la chiave del successo”.

L’alleanza si basa su quattro pilastri strategici:

  • politiche e advocacy: promozione di misure – chiave, come la limitazione della velocitĂ  delle navi, la riduzione del rumore subacqueo e la designazione di aree altamente protette;
  • comunicazione: sensibilizzazione del pubblico e dei portatori di interesse per costruire una responsabilitĂ  condivisa;
  • coinvolgimento dei portatori di interesse: mobilitazione del settore privato e collaborazione con porti, compagnie di navigazione, cantieri navali, pescatori e amministrazioni locali per sviluppare in cooperazione delle misure di mitigazione efficaci;
  • ricerca e innovazione: produzione di dati di alta qualitĂ  attraverso tecnologie come il monitoraggio acustico passivo, l’approccio ecosistemico, la mappatura ecologica e la telemetria satellitare, per guidare azioni basate sull’evidenza scientifica.

L’obiettivo del Consorzio Ăš chiaro: accelerare la transizione verso misure concrete ed efficaci, basate su una dinamica collaborativa che coinvolga societĂ  civile, mondo della ricerca, autoritĂ  pubbliche e comunitĂ  locali. Il Consorzio contribuirĂ  direttamente al Global Biodiversity Framework (Quadro Globale per la BiodiversitĂ ) e agli obiettivi 30×30 e 10×30.

Il lancio del Consorzio rappresenta una svolta decisiva per fare del Santuario un modello globale di governance marina.

I membri del Consorzio sono: Istituto Tethys, Segretariato ACCOBAMS, BlueSeeds, Cerema, CNRS-Géoazur, Dipartimento delle Alpi Marittime, Green Marine Europe, Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, MIRACETI, OceanCare, Parco Nazionale di Port-Cros, AMP Portofino, e WWF Italia.