Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa diffusa dal Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra del Comune di Imperia.
“Nel complicato rapporto tra lâamministrazione Scajola e il mondo collocato al di fuori di quello che il sindaco considera territorio proprio – poco importa che si tratti delle forze di opposizione in consiglio o dei comitati costituiti per affrontare le criticitĂ cittadine – si deve registrare un salto di qualitĂ verso il basso.
Il sindaco, improvvisamente diventato loquace dopo la fuga in consiglio dalla discussione sulla mozione sullâAurelia bis, in apertura del convegno âOlioliva il frantoio delle ideeâ, ha infatti ritenuto di dire la sua sul tema, in un contesto in cui non doveva affrontare alcun contraddittorio. Scajola, nel suo intervento, ha accusato coloro che sollevano dubbi su alcune soluzioni realizzative del progetto di voler bloccare lâopera, affermando che non si puĂČ fermare la realizzazione di unâinfrastruttura cosĂŹ importante perchĂ© âĂš necessario spostare una casa o un capannoneâ.
Un ragionamento risibile e irrispettoso nei confronti delle motivate critiche dei comitati cittadini che chiedono modifiche a parte del tracciato sulla base di valutazioni serie e approfondite e che hanno avanzato proposte alternative capaci di ridurre le criticitĂ e lâimpatto ambientale sul territorio dellâattuale progetto, riducendone anche i costi.
Un attacco ingiustificabile in ragione anche del fatto che, da sempre, il sindaco si Ăš rifiutato di aprire uno spazio di confronto con i cittadini e i comitati, che sono stati tenuti debitamente a distanza e privati del diritto a essere anche solo informati su unâopera pubblica che avrĂ comunque un pesante impatto sul territorio e sulla vita degli imperiesi.
La risposta alle dichiarazioni di Scajola da parte del rappresentante del comitato âAurelia bis Garbella Prinoâ ha efficacemente smontato la strumentale affermazione del sindaco, dimostrando che su questa vicenda se câĂš qualcuno che si Ăš comportato in modo irresponsabile e poco attento allâinteresse generale della cittĂ Ăš proprio colui che, per il ruolo pubblico che ricopre, dovrebbe avere a cuore la tutela del territorio cittadino e delle condizioni di chi ci vive.
Un atteggiamento, quello del sindaco, prepotente e irresponsabile e che, invece di cercare le migliori soluzioni per evitare conflitti e contenziosi, rischia proprio di mettere in moto legittime iniziative legali di contrasto alla realizzazione dellâattuale progetto che, potenzialmente, potrebbero ostacolarne la realizzazione.   Â
Ma lâinsofferenza al confronto e alla trasparenza di questa amministrazione lâabbiamo anche misurata in altre situazioni non meno rilevanti per la cittĂ sulle quali, come forza di opposizione, abbiamo cercato di fare chiarezza.
Il primo caso Ăš la contestata modalitĂ contrattuale con cui il Comune ha previsto lâacquisto da RFI delle aree utilizzate per la ciclabile cittadina, che prevede alternativamente o un pagamento in denaro per circa due milioni di euro, oppure una âpermutaâ per un valore doppio di oneri di urbanizzazione e opere a scomputo sui volumi edificatori realizzabili nellâarea dellâex scalo ferroviario della stazione di Oneglia.
Come abbiamo denunciato in consiglio, la seconda opzione sarebbe irragionevole e penalizzante per lâinteresse della cittĂ , non solo per lo scarto tra il valore dellâacquisto diretto e lâammontare dello âscomputoâ di oneri edilizi previsto. Si tratta di una scelta sbagliata perchĂ© impedirebbe di rivedere gli ormai irragionevoli volumi edificatori attualmente previsti da un piano urbanistico comunale di oltre 30 anni fa e che, peraltro, prevedono in quellâarea la possibilitĂ di costruire lâennesimo nuovo supermercato.
Un regalo quindi ai soliti interessi dellâedilizia speculativa che âblinderebberoâ con clausole contrattuali tutte sbilanciate a favore del soggetto privato che ha comprato da RFI lâex scalo ferroviario di Oneglia, una operazione edilizia su unâarea che necessiterebbe invece di un ripensamento progettuale col nuovo Puc che Ăš in fase di realizzazione.
Avendo appreso – da una variazione di bilancio che ha stanziato gli oneri necessari alla stipula dellâatto notarile – che sarebbe prossima la formalizzazione della scrittura definitiva di acquisizione delle aree della ciclabile, abbiamo avuto lâardire di presentare una interrogazione scritta per chiedere quale sia la formula prevista tra quella dellâacquisto con corrispettivo monetario o quella con scomputo degli oneri e quali fossero i tempi previsti per la stipula dellâatto.
La (non) risposta scritta ricevuta dallâassessore competente (che per trasparenza alleghiamo insieme alla nostra interrogazione) Ăš un esempio da manuale su come intenda il confronto e la trasparenza una amministrazione comunale che manifesta una crescente insofferenza e che Ăš sempre piĂč sulla soglia di una crisi di nervi.
Ci troviamo di fronte a una giunta e una maggioranza ormai vittime di sindrome da stress indotta dallâumore del primo cittadino (ormai perennemente pessimo) che rende gli Scajolo-patici assessori e consiglieri di maggioranza intrattabili. Considerato che analoghe difficoltĂ a ricevere risposte le abbiamo misurate sul tema dei biglietti omaggio del teatro Cavour e sui dati delle sanzioni del codice della strada, ormai a Imperia il consueto detto ‘domandare Ăš lecito, rispondere Ăš cortesia andrebbe rivisto in ‘domandare Ăš scortesia, rispondere non Ăš lecito‘.”