Lunedì 19 maggio ore 16.30 nel teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo nell’ambito dei Martedì Letterari, in collaborazione con l’associazione Polisportiva dilettantistica Integrabili, Vanni Oddera presenta il suo libro: “Si cade anche da fermi. Storia di amore e mototerapia” (Ponte alle Grazie).

Nel 2009 Vanni Oddera, star del Freestyle motocross, è all’apice del successo. La sua motocicletta, passione di una vita, lo fa letteralmente volare: ad acclamare i suoi salti spettacolari, una folla osannante, e tutto intorno feste, ragazze, lusso. Ma è un incontro casuale in un taxi a cambiargli il destino: il momento magico in cui due uomini dalle opposte fortune si guardano dritto negli occhi e afferrano lo stesso brandello di felicità. Da quell’incontro prende avvio la sua avventura più bella, che oggi ripercorre dialogando con la piccola figlia Alma. Il sogno che la ispira è far sentire a ragazzi malati o disabili quanto è bello il vento in faccia anche quando non c’è. Rombando lungo i corridoi degli ospedali, entrando con l’allegria dei motori nelle loro case e nelle loro vite, saltando sotto le loro finestre e sui loro letti, portandoli in sella per boschi e prati, sfidando le regole, le convenzioni, le quarantene, Vanni, con la sua tribù di freestyler, regala a questi bambini assetati di vita l’ebbrezza della libertà, la forza della normalità, il futuro che non avranno e perfino il passato che non hanno avuto. E con alcuni di loro – Lorenzo, il primo, e poi Luca, Jacopo, Giorgia e molti altri – sperimenta la grazia dell’amicizia, che nasce sulla terra, sconfigge il tempo, porta fino al cielo. Perché da soli si va veloci, ma in due si va molto più lontano.

Vanni Oddera, classe 1980, è conosciuto dal pubblico per le vittorie in motocross freestyle. Nato e cresciuto in un paesino sull’appennino ligure tra Genova e Savona, è sempre stato un grande amante dei boschi, natura e moto.

All’età di 15 anni, dopo molta insistenza, gli viene regalata la sua prima moto.

Nel 2002, dopo essersi frantumato tibia e perone, rimane legato ad una sedia a rotelle per circa tre mesi. Mesi in cui si è appassionato al freestyle motocross.

Nel 2002, Paolo Grana, gli fa provare la sua prima rampa, una sorta di tavola di ferro in mezzo ad un bosco posizionata a 15 metri da una discesa, da qui, amore per il volo.

Ora Vanni gira Italia ed Europa a fare show con la sua KTM, regalando agli spettatori esibizioni da togliere il fiato.