Una giornata intensa, quella di ieri a Ventimiglia, per le Ambulanze Veterinarie: tre interventi in poche ore per soccorrere animali feriti o in pericolo. Ma a preoccupare è l’assenza di una convenzione attiva con il Comune: l’accordo è scaduto e non è stato rinnovato, costringendo cittadini e volontari ad affrontare ogni intervento in autonomia dal punto di vista economico.
La mattina si è aperta con il recupero di un cucciolo di capriolo ferito durante uno sfalcio dell’erba. Il piccolo, come spesso accade in questa stagione, era rimasto nascosto nell’erba alta in attesa del ritorno della madre. Nonostante le ferite, è stato preso in carico dai soccorritori che hanno agito prontamente.
Nel primo pomeriggio, doppio intervento per due cani: il primo è rimasto impigliato in una rete nella zona di Torri, mentre il secondo, a Latte, è stato trovato gravemente intossicato dopo aver ingerito processionaria, un insetto altamente tossico per gli animali domestici, in grado di provocare gravi danni e persino la morte.
Infine, intorno alle 19:00, è stato recuperato uno scoiattolo ferito sul ciglio della strada. Anche in questo caso, l’intervento è stato richiesto da un cittadino.
Ancora nessun rinnovo della convenzione tra Comune di Ventimiglia e Ambulanze Veterinarie
“Tutti questi interventi – hanno spiegato le Ambulanze Veterinarie – sono stati attivati su segnalazione dei cittadini e hanno comportato un rimborso spese, poiché la convenzione con il Comune di Ventimiglia è scaduta e non è stata rinnovata. In assenza di convenzione, ogni intervento comporta un contributo economico da parte del richiedente, necessario per coprire i costi dell’ambulanza e del personale”.
Nonostante ciò, l’associazione ha precisato che nessun animale verrà lasciato indietro: “Continueremo a intervenire anche nei casi in cui le famiglie si trovano in difficoltà economica, valutando ogni situazione con responsabilità e umanità. Dove non arrivano le amministrazioni, arriviamo noi“.
A rendere ancora più complicata la situazione è l’assenza, in tutta la Provincia di Imperia, di un Centro di Recupero per la Fauna Selvatica o di enti pubblici operativi. “Questo rende ogni intervento ancora più complesso e ricade interamente sui volontari e sulla cittadinanza. Invitiamo tutti a non toccare i cuccioli di capriolo trovati nell’erba: non sono abbandonati. E ricordiamo l’importanza di prestare la massima attenzione alla processionaria, un pericolo silenzioso ma letale”, hanno concluso le Ambulanze Veterinarie.