bellotti - verda

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dei consiglieri d’opposizione a Imperia, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda (PD).

“L’interventismo nella gestione pubblica e la bulimia di commissari – con incarichi che si sovrappongono e creano conflitti di interesse e di competenze – sono tra le più insidiose “malattie” del nostro tempo.

Malattie che, va detto, non sono solo imperiesi, ma estendono i propri dannosi effetti su tutta la nostra regione, affetta da un decisionismo al quale quasi mai corrispondono atti e fatti concreti.

L’idea che semplificando e accentrando le decisioni si risolvano i problemi finisce per sbattere inesorabilmente contro il muro della realtà.

È il caso dell’annosa vicenda dell’acqua pubblica, dove il difensore civico regionale ha espresso una netta posizione contro il mantenimento del ruolo di commissario ad acta in capo al sindaco e presidente della Provincia, bloccando anche l’invio delle “megabollette” in attesa del pronunciamento di Arera, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

È il caso della presunta intromissione del primo cittadino imperiese in occasione di un sopralluogo della polizia locale a Caramagna, per la quale è in corso il processo per favoreggiamento, con l’incredibile coda del coinvolgimento del ministro della Giustizia.

È il caso dei toni e delle modalità con cui vengono trattati gli incontri istituzionali o le decisioni sulla riorganizzazione degli enti, a colpi di forzature: ne sappiamo qualcosa per il caso dei dirigenti sospesi in diretta in Provincia di Imperia.

È il caso dei lavori di riqualificazione sul lungomare del Prino, finanziati per il 95% da Regione Liguria, la cui conclusione è stata annunciata solennemente per il 30 aprile – l’assessore Oneglio si era addirittura sbilanciato annunciando sul Secolo XIX la conclusione anticipata dei lavori e l’avvio per la primavera della “movida” e del “piano dei dehors”. La passeggiata pare non sarà terminata prima della fine di maggio, mentre la sistemazione delle utenze al servizio degli stabilimenti balneari sfodera anche tale data, arrivando a impegnare l’estate. I dehors poi scontano un incremento record della tassa di occupazione del suolo pubblico e tempi molto incerti.

È il caso dei bandi per l’affidamento di concessioni demaniali turistiche, fatti in fretta e con un sistema di punteggi opinabile, ad oggi oggetto di ricorso al Tar.

È il caso del severo piano di contrasto all’evasione per gli esercenti commerciali, forzatamente rivisto dall’amministrazione neanche un mese dopo averlo redatto, perché inattuabile, come d’altronde gli avevamo anticipato.

Queste modalità possono apparire anche sinonimo di forza, ma sono per lo più sconclusionate e si trasformano puntualmente in un danno concreto per i cittadini.

Per essere credibili e tornare ad amministrare, dobbiamo passare a un’altra idea di gestione della cosa pubblica: essere in grado di comprendere le complessità, decidere senza sostituire i personalismi con altri personalismi, aprire alla società civile, alzare la qualità della proposta e non solamente i toni.

Una ricetta complessa, non banale, ma l’unica possibile se vogliamo davvero tornare a fare politica e offrire alle imperiesi e agli imperiesi una speranza”.