autovelox trucco ventimiglia

A seguito dell’illustrazione del nono punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Ventimiglia inerente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il consigliere di minoranza Tiziana Panetta ha richiesto che venisse allegato alla pratica il suo intervento, fatto a nome dell’intera opposizione, prima dell’inoltro alla Corte dei Conti.

“Vista la proposta di delibera i consiglieri comunali sottoscritti evidenziano che da oltre un anno e mezzo vengono erogati dal Comune di Ventimiglia sanzioni tramite autovelox, annullate frequentemente dal Giudice di Pace. Il debito fuori bilancio consiste in €13.000 per il pagamento delle spese legali di circa 400 ricorsi“, ha esordito. “La motivazione riportata dalle sentenze del Giudice di Pace dovrebbe far riflettere: il Comune continua a usare gli autovelox nonostante la questione attualmente in discussione dell’omologazione. Il Tribunale ha già reso 30 sentenze, condannando il Comune al pagamento del doppio del contributo unificato, il quale non ha neppure disposto la sospensione cautelare dei congegni non omologati, in uso dal 2023 e di piena responsabilità dunque dell’attuale giunta. Il Comune di Ventimiglia sta disapplicando la legge, nella consapevolezza pacifica, che tutte le multe sono nulle perché gli autovelox non sono omologati”.

Il Comune sarebbe tenuto ad applicare la legge vigente e non lo sta facendo da oltre due anni, è questa la denuncia effettuata dalla minoranza.

Il Segretario Monica Veziano ha risposto: “Per quello che ho letto ad oggi non esistono dispositivi omologati perché manca la procedura che permetta agli enti di arrivare all’omologazione. È stata anche diramata una circolare dal Ministero degli Interni dove si consigliavano anche degli indirizzi nella difesa degli enti, visto che la problematica non è di solo carattere comunale. Siamo in attesa di un decreto che vada a chiarire questa situazione e naturalmente abbiamo una società con la quale abbiamo contrattualizzato che di potrebbe, nel momento in cui si va a sospendere l’attivazione degli autovelox, chiedere un risarcimento danni al Comune a fronte di un decreto che va a sanare. Con i legali stiamo attenzionando la situazione e valutando i vari aspetti.”

Il collega Roberto Parodi ha aggiunto: “Signor Sindaco, mi rivolgo a lei, aver firmato un contratto in questa maniera a parer mio è da scellerati e irresponsabili.”

Scellerato e irresponsabile è il comportamento di un amministrazione che, alla luce di quanto conosciuto, non sospende l’attivazione degli autovelox“, ha ribattuto Tiziana Panetta. “Questo è un debito che si poteva evitare o a cui perlomeno si poteva porre rimedio. Non è vero e corretto che la ditta con la quale è stato fatto il contratto ci possa chiedere dei danni se la normativa è questa e la ditta non fornisce quanto deve, dobbiamo fare attenzione. Gli autovelox devono essere legali e omologati, pochi minuti fa è uscita una comunicazione che il censimento deve essere effettuato dalla Prefettura. Di scellerato qua ci siete solo voi che continuate a portare avanti questa situazione. Vedremo a chi saranno in capo i danni.”

“Non è possibile una situazione in cui i cittadini continuano a pagare, alcuni fanno ricorso, vincono e portano l’ente a dover restituire il mal tolto e pagarsi anche le spese legali”, ha denunciato Alessandro Leuzzi. “Non è possibile sperare che nessuno faccia ricorso così che il Comune la faccia franca, perchè è questo il messaggio che passa. È gravissimo tenere accesi questi autovelox, anche dal punto di vista umano: stiamo sperando di fregare i nostri cittadini. Questa cosa la potete decidere solo voi, dunque intervenite. Prendete una decisione di buon senso perché è una cosa gravissima.”

Il consigliere Enzo Di Marco ha preso la parola: “Che siano omologati o meno è secondario, gli autovelox in quei punti servono. Complimenti a chi li ha messi. Il messaggio che voglio far passare è che quelle strade sono davvero pericolose, l’omologazione dell’autovelox è secondario rispetto alla vita dei cittadini. Faccio questa precisazione perché non vorrei che alcune persone cominciassero a non rispettare i limiti stradali perché l’autovelox non è conforme o che contestino delle multe prese andando a 130 km/h.”

Il primo cottadino Flavio Di Muro ha infine preso la parola: “Vi dò una notizia: la penso come Salvini. La penso come Salvini quando dice ‘sì agli autovelox che servono a ridurre drasticamente le morti sulle strade, cercare di garantire ai pedoni di non essere colpiti dalle vetture e alle vetture di andare più piano, no agli autovelox che servono solo a fare cassa’. Lo dicevo da prima di essere Sindaco e lo ribadisco da Sindaco. Sono andato a vedere gli atti nella storia di questa vicenda, sono sei e a nome di Scullino e De Lucia. Sono estraneo a queste decisioni, sono arrivato successivamente. Il rapporto con la società privata, stabilito dalla precedente giunta con apposita delibera, dunque dai consiglieri Scullino e Panetta, fa introitare a favore dell’ente il 40% dei proventi derivanti dalle sanzioni, mentre il 60% va alla ditta. Il Comune non ha dunque interesse a fare cassa dagli autovelox. Nella delibera in questione è previsto che debbano essere installati 5 impianti per la rilevazione della velocità istantanea. Scullino o De Lucia, uno di loro due ha deciso anche la loro collocazione in città. Il tema dell’omologazione venne già affrontato nella vostra delibera di giunta, avete scritto che si tratta di strumenti omologati. All’epoca avete verificato che questi velox fossero a norma: avete dato atto che gli strumenti che vi ha proposto la ditta fossero omologati. Detto questo, il tema dell’omologazione è di carattere nazionale e Salvini si è attivato per riempire la lacuna e risolvere la problematica. Quando mi sono insediato ho umilmente fatto un’istanza per innalzare il limite di velocità del velox tra Porra e Trucco da 50 a 70 chilometri orari, ma mi è stato detto di no per via di quanto deciso da chi è venuto prima di me. Spegnere gli autovelox senza una sentenza che lo definisca quando il 60% degli introiti spetta alla ditta, porterebbe il Comune a una causa costosa con la ditta, in cui il Comune perderebbe. La vostra è una richiesta surreale.”