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Il canto dialettale delle vallate liguri riecheggia grazie a ‘Cheli de Campurussu‘, gruppo che ha come obiettivo la valorizzazione e il mantenimento delle tradizioni locali, in particolare attraverso la diffusione dei canti popolari e delle espressioni artistiche legate al territorio.

‘Cheli de Campurussu’

A raccontare la storia del gruppo è Marilisa Sismondini, direttrice artistica, cuore pulsante del progetto e moglie del compianto Gabriele Cassini, storico fondatore del coro ‘Fiori di Campo‘.

“Questo gruppo è nato due anni e mezzo fa, inizialmente per ricordare una poetessa a cui era stata dedicata una stanza nel Comune di Camporosso. In quell’occasione, siamo stati invitati a cantare alcune poesie musicate e da lì è rinata la voglia di ritrovarsi, di riscoprire la nostra identità attraverso il canto“, ha esordito ai nostri microfoni Sismondini.

Molti dei componenti del nuovo coro avevano già fatto parte dei ‘Fiori di Campo’, ensemble nata nel 1974 proprio a Camporosso per volontà del maestro Cassini, con l’intento di valorizzare il dialetto ligure nelle sue varie forme. Dopo anni di attività, il coro aveva smesso di esibirsi nel 1995, quando Cassini fu chiamato a dirigere la Corale di Bordighera. La pandemia da Covid-19 ha poi posto fine anche a quella esperienza, ma il desiderio di mantenere viva la memoria e la tradizione ha spinto alcuni ex membri a riunirsi nuovamente.

“È stato un modo per ricordare Gabriele, scomparso due anni fa”, ha proseguito, “ma anche per riportare alla luce canti antichi, spesso sconosciuti, della nostra zona intemelia. Sapendo di avere molti canti quasi sconosciuti ai più abbiamo deciso di continuare a cantare; il dialetto è un patrimonio che rischia di scomparire e noi vogliamo evitarlo”.

Così è nato il coro Cheli de Campurussu, che riunisce persone che, già negli anni Settanta, si ritrovavano per cantare insieme brani dialettali tipici. Oggi, con lo stesso spirito di condivisione e appartenenza, il gruppo porta avanti un lavoro prezioso di ricerca e diffusione del repertorio musicale tradizionale.

Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Marilisa Sismondini.