Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Lorenzo Trucco, coordinatore del Movimento Cinque Stelle della provincia di Imperia, in merito alla firma dell’accordo tra la Provincia di Imperia e il legale rappresentante pro tempore della societĂ Â Waste Recycling Imperia e di Idroedil srl Massimo Ghilardi.
“Come temuto dal Movimento 5 Stelle il business principale dell’affare biodigestore a Taggia è realizzare quanto prima il Lotto 7, chiamandolo con un nome piĂą simpatico “discarica di servizio” e gettarci dentro rifiuti. La domanda sorge spontanea: è lecito utilizzare una discarica di servizio per abbancare rifiuti non trattati? L’impianto sorgerebbe tra due anni (staremo a vedere) nel frattempo la Provincia autorizza il riempimento di una discarica che, ne siamo sicuri, sorgerĂ in brevissimo tempo? SarĂ lecito e soprattutto sicuro dal punto di vista ambientale e sanitario?
Cosa ne pensa la massima autoritĂ sul territorio in tema di sicurezza e salute, il sindaco Conio? In questi giorni è alle prese con un increscioso caso politico nel consiglio comunale tabiese di cui seguiremo con attenzione gli sviluppi, ma visto e considerato che per anni ha rassicurato i suoi cittadini che non avrebbero piĂą visto discariche, ora permette in silenzio che la discarica di servizio – nel progetto era prevista perfino piĂą capiente del Lotto 6! – sia utilizzata alla stregua di una discarica vecchia maniera? E poi che fine faranno le terre di risulta dell’enorme scavo?
Inoltre l’euforia di ieri con le firme in Provincia va frenata osservando alcuni punti deboli dell’intero programma: anzitutto l’impianto è già vecchio prima ancora di nascere, visto che l’iter è iniziato nel 2012 ma il progetto è ancora più risalente. Inoltre, il fatto che la società allora proponente è poi l’unica a volerla realizzare lascia perplessi sulla reale economicità dell’offerta, che costa ben 86 milioni di euro dei contribuenti a fronte di ipotetici due milioni annui di risparmi solo a pieno regime, con il rischio di dover importare rifiuti da fuori provincia.
Le gravi preoccupazioni ambientali e sanitarie relative all’intero progetto restano perciò da parte nostra immutate, per una zona giĂ pesantemente condizionata dalle discariche”.