Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto da parte del Comune di Sanremo alla Rai per l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana 2024 e 2025. Nonostante ciĂČ, lâedizione del 2025 si svolgerĂ regolarmente, mentre dal 2026 sarĂ necessario procedere tramite una gara pubblica aperta a tutti gli operatori del settore.
La decisione, contenuta in una complessa sentenza di 58 pagine, nasce dal ricorso presentato da Sergio Cerruti, presidente dellâAssociazione Fonografici Italiani (AFI) e managing director della societĂ discografica JE. Cerruti mira a riformare lâattuale gestione del Festival e a rimuoverlo da Sanremo, contestando la concessione esclusiva del marchio âFestival della Canzone Italianaâ alla Rai.
I giudici, pur confermando la legittimitĂ delle edizioni passate e di quella prevista per febbraio 2025, hanno sottolineato che la societĂ JE non ha dimostrato di essere in grado di proporre alternative credibili, nĂ© ha fornito prove di una collaborazione con altri soggetti per organizzare lâevento.
Uno dei punti centrali della sentenza riguarda la distinzione tra il marchio âFestival della Canzone Italianaâ e il format televisivo prodotto dalla Rai. Questâultima sosteneva che i due elementi fossero inseparabili, impedendo lâutilizzo del marchio da parte di altri operatori. I giudici hanno respinto questa argomentazione, affermando che il marchio Ăš un segno distintivo utilizzato per identificare prodotti o servizi, e non coincide necessariamente con un format specifico.
A sostegno della loro tesi, i magistrati hanno ricordato le numerose variazioni apportate al Festival nel corso degli anni: dallâassenza di pubblico nel 2021 a causa del Covid, allâintroduzione del televoto nel 2004, fino alle modifiche nella struttura delle serate e delle categorie dei partecipanti. Tali cambiamenti dimostrano, secondo i giudici, che il format non Ăš immutabile nĂ© esclusivamente legato alla Rai.
Il TAR ha inoltre evidenziato che lâaffidamento diretto alla Rai, perpetuato nel tempo, non garantisce necessariamente il massimo livello qualitativo. Aprire una gara pubblica potrebbe offrire opportunitĂ per migliorare ulteriormente lâorganizzazione dellâevento, consentendo a diversi operatori di presentare le proprie proposte.
Il Comune di Sanremo dovrĂ quindi adottare un nuovo approccio per l’organizzazione del Festival dal 2026.