Rostelle, pasta, frittura di totani, birra, patatine, condiglione, bruschette e salsiccia, temperatura gradevole, musica, tanta gente e voglia di divertirsi. A Sanremo sono questi gli ingredienti per un’ottima sagra.

“Ieri sera, come da tradizione, chi ha partecipato puĂČ confermare che Ăš stata una bella serata: certo, innovarsi e cercare nuove strade Ăš importante ma anche mantenere le vecchie abitudini non Ăš poi cosĂŹ male”, commenta l’organizzazione, che ieri ha visto piazza San Siro gremita in ogni angolo per i festeggiamenti patronali. La nuova pista da ballo occupata da ballerini anche improvvisati, i profumi che si spandevano nell’aria, ma prima di tutto alle ore 19.30 il suono delle campane che ha dato ufficialmente il via alla serata.

Una marea di magliette arancioni sparse ovunque come tante formichine: eccoli i volontari. Persone di varie età e professioni che aspettano da un anno all’altro il 5 e il 6 luglio per poter dare una mano alla realizzazione della sagra di San Siro.

“In estate le sagre si svolgono ovunque, ognuna con la propria peculiaritĂ : la nostra ha il pregio di essere l’unica – almeno in zona – in cui si viene serviti direttamente al tavolo dai volontari. Una organizzazione quasi scientifica consente l’ottimizzazione delle forze a disposizione in modo tale che ognuno trovi il suo spazio e la possibilitĂ  di essere di aiuto secondo le sue caratteristiche. E ciĂČ significa che  i festeggiamenti sono fortemente voluti e pensati con mesi di anticipo per fare in modo che tutto sia il piĂč possibile perfetto. Poi, si sa, l’inconveniente puĂČ sempre capitare ma il comitato cerca di prevedere anche l’imprevedibile per poterlo fronteggiare all’occorrenza. E stasera si replica!”, conclude l’organizzazione.