Assegnati a Regione Liguria 2,4 milioni di euro per la seconda fase di Common Ground, il progetto interregionale di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
L’iniziativa, a valere su risorse PON Inclusione, intende prevenire e contrastare forme di distorsione del mercato del lavoro in tutti i settori attraverso interventi di protezione sociale e interventi attivabili nell’ambito dei servizi per il lavoro, promuovendo lavoro dignitoso, sicuro e legale. Per raggiungere tale fine, Regione Liguria è inserita in un partenariato multiregionale composto da Piemonte (capofila), Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
“Lo sfruttamento è un fenomeno complesso e trasversale che deve essere affrontato contemporaneamente su più fronti, in modo che ci sia un coordinamento efficace degli interventi in essere – spiega l’assessore regionale all’Immigrazione Alessio Piana. – Con questa nuova iniziativa il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha inteso rafforzare un’azione sinergica e complementare a quelle messe in atto fino ad ora nelle regioni e province autonome del centro nord dove il fenomeno dello sfruttamento lavorativo è presente anche in settori diversi da quello agricolo, in modo da contrastare il lavoro irregolare, il lavoro sommerso, il caporalato e lo sfruttamento lavorativo”.
Per raggiungere questo obiettivo ciascuna delle cinque Regioni (capofila e partner) ha provveduto a individuare i soggetti partner per la realizzazione delle attività progettuali di propria competenza. Il partenariato locale di Regione Liguria è composto da: Comune di Ventimiglia (Conferenza dei Sindaci ASL 1), Comune di Savona (Conferenza dei Sindaci ASL 2), Comune di Genova (Conferenza dei Sindaci ASL 3), Comune di Chiavari (Conferenza dei Sindaci ASL 4), Comune di Sarzana (Conferenza dei Sindaci ASL 5) e Liguria Ricerche (società in house di Regione Liguria). Il progetto avviato con fase 1 a settembre 2022 cuba complessivamente, a livello regionale, 2 milioni e 750mila euro e terminerà, salvo proroghe, il 31 marzo 2025.