“Lo scorso anno, durante il Festival, era stato un Rubens a promuovere Palazzo Ducale come una delle principali istituzioni culturali della nostra regione. Quest’anno il quadro di Artemisia ha un valore doppiamente importante, perchĂ© Ăš l’opera di una pittrice che ha vissuto sulla sua stessa pelle quella violenza che affligge ancora migliaia di donne nel nostro Paese. Il tema della violenza di genere, che talvolta sfocia tristemente in femminicidio, Ăš argomento su cui politica, societĂ  civile e la stessa cultura devono interrogarsi. Ci auspichiamo pertanto che l’iniziativa di Regione Liguria sia spunto per portare avanti il dibattito su un dramma che ci affligge ancora oggi”. CosĂŹ il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, presente oggi nell’atrio del teatro Ariston di Sanremo per la presentazione del progetto ‘Ospiti d’onore’: quest’anno Regione Liguria ha scelto un’opera legata al nome della grande artista caravaggesca, un progetto curato dalla coordinatrice delle Politiche culturali della Regione Liguria Jessica Nicolini e realizzato dalla storica dell’arte Anna Orlando.

Nel foyer del Teatro Ariston ù esposta una prestigiosa, antica replica del primo Seicento dell’opera della Gentileschi dal titolo ‘Giuditta e la sua ancella con le testa di Oloferne’, un olio su tela di 127 x 95 cm mai mostrato al pubblico e conservato nei depositi dei Musei di Strada Nuova, a Palazzo Rosso. Nelle giornate del Festival si sono moltiplicati i selfie degli artisti diretti al palco dell’Ariston di fronte a questo quadro di grande impatto e portatore di un forte messaggio di grande attualità sul contrasto alla violenza di genere: da Fiorella Mannoia ad Annalisa, da Francesco Facchinetti a Clara, da Sangiovanni a Francesco Renga, da Fred De Palma a Leo Gassman, fino al Volo. Un’immagine che richiama la mostra, dal titolo “Artemisia Gentileschi. Coraggio e passione”, visitabile fino al 1° aprile a Palazzo Ducale, realizzata dalla società Arthemisia con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e curata da Costantino D’Orazio con la collaborazione di Anna Orlando.

“Dobbiamo appropriarci di nuovi linguaggi contro la violenza di genere – aggiunge la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio onorevole Martina Semenzato – il tema Ăš la continua sensibilizzazione dell’informazione attraverso nuovi strumenti. l’arte Ăš senza dubbio uno di questi che travalica il tempo e i giudizi, e i grandi eventi internazionali, come Sanremo, sono palcoscenici incredibili per dar voce alle donne. Abbiamo bisogno di un rinnovato patto di responsabilitĂ  famiglia, scuola, societĂ  civile e politica”.

“Lo spot di Regione Liguria racconta una terra di baci, di amore. Questa iniziativa Ăš in coerenza perchĂ© Ăš un modo forte per dire no a quello che Ăš l’opposto dell’amore – aggiunge Ilaria Cavo, vice presidente Commissione AttivitĂ  produttive. – La violenza di genere si sconfigge con una rivoluzione culturale basata sul rispetto, con un messaggio forte, capace di arrivare a tutte le generazioni e a un pubblico il piĂč vasto possibile. Per questo Ăš importante essere qui, all’Ariston, aver cercato i riflettori dove giĂ  ci sono, per dire un no forte alla violenza, tutti insieme. Lo abbiamo fatto in tanti. Insieme a noi, molti artisti si sono fatti fotografare davanti a questo quadro (il quadro di un’artista che quattro o secoli fa non solo si Ăš ribellata alla violenza ma l’ha anche raffigurata), amplificando il messaggio. Insieme alla collega Martina Semenzato e alla commissione Femminicidio, avevo giĂ  avuto un’esperienza simile, sul red carpet del festival del cinema di Venezia. Sono orgogliosa di essere ora in un altro grande evento, nella mia Liguria, come tappa di un percorso non facile, che tocca la violenza economica e non solo quella fisica, che richiede non solo di dare un messaggio culturale ma anche di portare cultura laddove manca, di fare prevenzione, di inserire in percorsi lavorativi: pensiamo che il 30 per cento delle donne non ha un conto corrente e il 65 per cento di quelle che si rivolgono ai centri antiviolenza non ha la pensione. Un percorso su cui non arretreremo”.

“Regione Liguria porta al Festival di Sanremo un’opera dal grande valore artistico e simbolico – commenta l’assessore alle Pari opportunitĂ  Simona Ferro. – Artemisia Gentileschi, una donna che volle fare arte in una societĂ  che riservava solo agli uomini questa opportunitĂ , che subĂŹ ogni tipo di violenza, che lottĂČ con tutte le forze per far valere i suoi inalienabili diritti, rappresenta una vera pioniera nella lunga battaglia, non ancora del tutto vinta, per la reale affermazione della paritĂ  di genere nel mondo. I suoi quadri appaiono spesso – ed Ăš il caso dell’opera esposta nel foyer dell’Ariston – come una rivalsa delle donne sulla prepotenza della societĂ  patriarcale”.

“L’arte Ăš sempre contemporanea lo dimostra questa immagine forte della pittrice caravaggesca Artemisia Gentileschi, che dopo 400 anni riesce a veicolare ancora un messaggio sentito ed efficace – dichiara la storica dell’arte e curatrice Anna Orlando. – Molti artisti, anche giovanissimi, dal Volo ad Annalisa, hanno accettato di farsi fotografare con il quadro e lanciare cosĂŹ un messaggio di solidarietĂ  e sensibilizzazione su un tema che evidentemente sentono molto vicino come quello della violenza sulle donne”.