L’associazione Progetto20k ha diffuso un comunicato con il quale denuncia diversi presunti “abusi” sui migranti, monitorati al confine tra Italia e Francia.
âDa domenica 20 agosto, sono state segnalate violazioni piĂč allarmanti del solito da parte della polizia presso la stazione di frontiera di Ponte San Luigi a Mentone, nelle Alpi Marittime (Francia). Oltre alle consuete pratiche illegali della polizia, câĂš lâattuale detenzione prolungata di circa 70 minori non accompagnati almeno da domenica 20 agosto (quindi giĂ da 4 giorni) ed il rilascio di documenti di espulsione ad almeno 2 minori non accompagnati e lâaggressione fisica di una famiglia su un treno italiano.
Nonostante il caldo asfissiante, la polizia francese continua a detenere illegalmente le persone in container al posto di frontiera di Ponte San Luigi (che si affaccia sul porto turistico di Mentone) per diverse ore o addirittura per giorni, al punto che decine di persone dormono e aspettano allâesterno, sotto una rete metallica.
Durante questa ondata di caldo, decine di minori sono stati rinchiusi e ci sono rimasti per diversi giorni. Le informazioni che ci sono state riferite dal personale di un centro di accoglienza per minori non accompagnati nelle Alpi Marittime sono le seguenti:
- 68 minori, lunedĂŹ 21 agosto alle 21.00;
- 78 minori, mercoledĂŹ mattina 23 agosto;
- 72 minori, mercoledĂŹ 23 agosto alle 22.00.
Questa situazione ricorda la detenzione diffusa, arbitraria e collettiva di minori che si verifica regolarmente alla frontiera: lâepisodio piĂč recente risale allâaprile 2023.

Screenshot di un video girato da un detenuto minorenne lunedĂŹ 21 agosto 2023 nel container-prigione a Ponte San Luigi, Mentone, Francia. La foto – qui sopra – mostra persone sedute allâesterno sul cemento, alcune alla luce diretta del sole.
Inoltre, secondo diverse testimonianze di persone espulse in Italia, la polizia falsifica le date di nascita, nonostante le numerose proteste degli ultimi anni contro questa pratica.
Al momento, la situazione rimane irrisolta, senza che sia stata fatta giustizia per i giovani detenuti e per quelli che si trovano per strada su entrambi i lati del confine”.
Un altro episodio Ăš stato documentato il 22 agosto.
“Alla fine della giornata del 22 agosto, un treno partito da Ventimiglia e diretto a Cuneo Ăš stato controllato dalla gendarmeria francese. Questo treno Ăš particolare in quanto serve 5 stazioni francesi (in cui avvengono sistematicamente controlli dâidentitĂ da parte delle autoritĂ ) anche se il suo capolinea Ăš in Italia. Allâarrivo alla prima stazione francese (Breil-sur-Roya), la gendarmeria controlla il treno e chiede ai passeggeri razzializzati i loro documenti dâidentitĂ , visto che in base ai loro criteri sono loro ad avere maggiori probabilitĂ di viaggiare illegalmente.
Una famiglia composta da un uomo, una donna incinta di 7 mesi e un bambino piccolo Ăš stata presa di mira da tre gendarmi della compagnia di intervento âGendarmeria India 14/6â, con un comportamento eccessivamente violento e ansiogeno, nonostante la presenza di un bambino terrorizzato e di testimoni che riprendevano la scena e gridavano âBasta!â, âLasciatela andare!â. Ă stata una scena di violenza inaudita (perchĂ© la violenza Ăš la norma qui al confine, ma questo Ăš un nuovo livello).
Un avvocato si Ăš assunto il compito di rappresentare e difendere la donna che Ăš stata arrestata e messa in custodia con lâaccusa di âribellione e violenza nei confronti di una persona che detiene pubblica autoritĂ (PDAP)â.
Secondo MaĂźtre Zia Oloumi, la donna viaggiava con un biglietto e non sapeva che questo treno italiano Ventimiglia-Limone stava attraversando la Francia. Stava andando a chiedere asilo in Italia con il padre di suo figlio e il suo bambino di un anno.
La mattina successiva il marito e il bambino sono stati rimandati in Italia (a piedi) dopo essere stati trattenuti contro la loro volontĂ nella stazione di polizia di frontiera di Ponte San Luigi (Mentone). Solo alla fine della giornata, dopo un lungo periodo di detenzione da parte della polizia, la donna ha potuto raggiungerli a Ventimiglia, in Italia.
Questâultimo episodio di violenza da parte della polizia Ăš un altro di una lunga serie di abusi di potere, di profilazione razziale e di attacchi fisici e verbali contro le persone in movimento e, piĂč in generale, contro le persone di colore. Queste pratiche sono avallate dalla retorica politica fascista, cosĂŹ come dai disegni di legge (la nuova legge sullâasilo e lâimmigrazione in fase di elaborazione da parte del governo francese) e da poteri di polizia sempre piĂč pericolosi e fuori controllo (la âBorder Forceâ del primo ministro Elisabeth Borne che mira a ârendere sicure le nostre frontiereâ, usare droni per pattugliare i sentieri di montagna; con un bilancio destinato alla sicurezza che prevede un aumento di 1,05 miliardi di euro nel bilancio del Ministero dellâInterno tra il 2022 e il 2023, secondo Le Monde).
Vorremmo anche far notare ai giornalisti, ai rappresentanti eletti e a tutti che questa frontiera produce e riproduce questo tipo di violenza 365 giorni allâanno e che, se da un lato Ăš importante amplificare e pubblicizzare questi episodi di violenza conclamata, Ăš anche fondamentale istituire centri di osservazione permanenti e strutture di supporto legale e politico direttamente sul posto.
Gli agenti di polizia possono fare quello che vogliono anche quando sono sorvegliati, quindi sosteniamo gli sforzi di autodifesa collettivaâ.