La sesta edizione del “Cantico della Bellezza” – iniziativa dell’Accademia della Pigna realizzata con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Ospedaletti – si concluderà sabato 20 maggio alle ore 16 con un concerto swing.
S’intitola “Demo Bruzzone’s Songbook” il particolare repertorio proposto per l’occasione da Freddy Colt e il suo quartetto. Saranno infatti presentate composizioni jazzistiche del compositore sanremese Nicodemo Bruzzone (1922-1998), un autore a cui Colt, con la collaborazione di Valerio Venturi, aveva dedicato un intero CD uscito per la Mellophonium Multiomedia nel 2006 (“Un Sanremese a Londra”). A distanza di molti anni è poi uscito nel 2019 un volume 2° dal titolo “Musica di carattere”, dedicato ai brani strumentali di Bruzzone. Molte sono le tappe in cui si è articolata la riscoperta della musica del Maestro sanremese, anche per l’ampiezza di stili a cui si era dedicato. A questo proposito Freddy Colt ha condotto ricerche più che ventennali, compendiate nel suo recente saggio “Demo Bruzzone tra Barzizza e Giacomazzi”. L’ultimo reperimento riguarda un tango sinfonico, edito in Germania nel 1957, dal titolo “Florera Linda”, un brano originale ed interessante che meriterebbe di essere eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Ad Ospedaletti, invece, il repertorio sarà d’impronta jazzistica, spaziando tra swing, blues e ritmi latini. Non mancheranno alcuni brani che sono stati il cavallo di battaglia di Freddy, come “Eclipse” o “Someone beside me”, come pure il bel tema di “This is may style” inciso nientemeno che da Stefano Bollani. Ad affiancare Colt, che suonerà il pianoforte, ci sarà una formazione che comprende tre noti jazzisti ponentini: Riccardo Anfosso alla chitarra, Giuliano Raimondo al contrabbasso ed Enzo Cioffi alla batteria. Una sorta di rimpatriata visto che i quattro musicisti, per moltissimi anni, hanno suonato nella mitica “Red Cat Jazz Band”.
Il concerto pomeridiano è ad ingresso libero e gratuito.
Così si chiude il Cantico della Bellezza 2023, ovvero il sentito omaggio della cultura locale nei riguardi di un giovane intellettuale scomparso precocemente ma il cui esempio di vita e d’opera è ancora ammirato da chiunque lo abbia conosciuto.