“Siamo consiglieri comunali, insegnanti, educatori ambientali a Bordighera, Vallecrosia, e Ventimiglia, e vogliamo il meglio per il nostro territorio e la sua popolazione”, esordiscono Mara Lorenzi, Andrea Floris e Giuseppe Palmero. “Siamo acutamente consapevoli che anche qui non ci sarĂ futuro sostenibile se non affrontiamo con urgenza la sfida della transizione ecologica. Serve lâimpegno di ognuno, ma sono le amministrazioni che possono impartire accelerazione e creare pratiche virtuose con importanti ritorni”.
“Nel maggio 2023 ci saranno elezioni amministrative a Bordighera, Vallecrosia, e Ventimiglia. Tre cittadine in continuitĂ fisica sul litorale dello stesso mare, che devono difendere lâattrattivitĂ turistica di un territorio fragile, che si confronta con mareggiate sempre piĂč violente, inondazioni, instabilitĂ idro-geologica dellâentroterra, e inquinamento da traffico per mancanza di strade di scorrimento. SarĂ vitale eleggere amministrazioni che diano prioritĂ allâagenda ambientale e collaborino tra di loro per implementarla. Il percorso Ăš tracciato a grandi linee dal Piano per la Transizione Ecologica approvato dal Governo Italiano lâ8 marzo 2022, che si prefigge di raggiungere entro il 2050 obiettivi rilevanti ad 8 temi (identificati di seguito in italico), per molti dei quali il PNRR assegna risorse”, continuano. “La declinazione comprensoriale degli obiettivi del Piano si tradurrebbe in nuovi servizi, pratiche virtuose, economie di scala, e incentivazione reciproca a raggiugere obiettivi. Alcuni esempi. Verso la decarbonizzazione, mobilitĂ sostenibile, e miglioramento della qualitĂ dellâaria Ăš indispensabile ridurre drasticamente lâutilizzo delle automobili individuali. Quindi investire sul trasporto pubblico, affiancando quello attuale gravemente insufficiente con mezzi elettrici che facilitino gli spostamenti allâinterno delle cittĂ , tra una cittĂ e lâaltra, e verso le frazioni, usando un circuito di corsie preferenziali nel contesto di un Piano della MobilitĂ Sostenibile applicato al comprensorio. Incrementare la disponibilitĂ su tutto il territorio di biciclette, monopattini e scooter elettrici. E superare lâinerzia di decenni nello spronare la progettazione e la costruzione dellâAurelia bis della zona intemelia”.
“Lâobiettivo della decarbonizzazione richiede di ridurre lâutilizzo di energia e di generare energia da fonti rinnovabili. La Valle dâAosta produce oggi in modo pulito il 105% del suo fabbisogno energetico e la Liguria solo il 9%. Qui non abbiamo grandi sorgenti per lâenergia idroelettrica, i venti sono troppo incostanti e rafficati per diventare una sorgente affidabile, ma abbiamo tanto sole. Occorre puntare sul fotovoltaico diffuso e sulle comunitĂ energetiche attraverso una progettazione che identifichi spazi e meccanismi, e sia supporto e incentivo per le piccole imprese della zona e per la popolazione. E poichĂ© il verde Ăš una potentissima misura di decarbonizzazione, lâimpegno comprensoriale sarĂ la tutela capillare del verde esistente e la messa a dimora di nuovi alberi, privilegiando le specie con alta capacitĂ di assorbire inquinanti”, specificano Lorenzi, Floris e Palmero. “Il contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico, miglioramento delle risorse idriche, ripristino e rafforzamento della biodiversitĂ richiedono di non edificare o comunque di non artificializzare aree naturali, e di intervenire invece con ingegneria naturalistica per tutelare i corsi dâacqua e i territori attraversati. Rinaturalizzare le aree limitrofe agli alvei e le sponde dellâalveo stesso, e convertire aree a monte in bacini di accumulo dellâacqua per prevenire alluvioni e mitigare la siccitĂ . Pensare a âContratti di Fiumeâ (art. 68-bis del Testo Unico Ambientale DLgs 152/2006) per fiumi quali il Nervia e il Roja che attraversano paesi e cittadine, perchĂš tutti gli enti che operano sul bacino collaborino ad una gestione ottimale. Rafforzare la biodiversitĂ migliorando la gestione delle Zone Speciali di Conservazione presenti nel comprensorio, che sono numerose (solo Ventimiglia ne ha 7) e straordinarie per unicitĂ naturalistiche”.
“Lâobiettivo della tutela del mare implica turismo sostenibile, minimizzazione dei rifiuti marini, e estensione del 30% delle aree marine protette. Queste azioni potenzieranno il Santuario Pelagos e contrasteranno lâerosione del litorale, sempre piĂč grave anche a causa dellâinnalzamento del livello del mare (la Nasa ha previsto per Genova nel 2050 un innalzamento del mare di 29 cm). Per ridurre il bisogno di continui ripascimenti favorire meccanismi di autotutela delle spiagge quali il ripopolarsi delle praterie sommerse di Poseidonia che smorzano la forza delle onde in mare e sulla riva, e lâinsediarsi lungo la zona a monte delle spiagge di âvegetazione pionieraâ che stabilizzi la spiaggia con i suoi apparati radicali. Prevedere lungo il litorale del comprensorio barriere soffolte e reef frangionde che, oltre a creare colonie di biodiversitĂ e smorzare le onde, possono creare aree utilizzabili per il surf”, concludono. “La transizione ecologica Ăš oggi un impegno imprescindibile e improrogabile. Richiede conoscenze scientifiche, metodo, dati quantitativi, cronoprogrammi. Le nuove amministrazioni devono essere pronte a raccogliere la sfida e dare una scalata collettiva agli obiettivi da raggiungere entro il 2050”.