Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Mauro Gradi, leader ligure di +Europa, indirizzata al sindaco di Imperia Claudio Scajola.

“Egregio Sindaco,

con riferimento al velox fisso tra il bivio di Poggi e il ponte sul Prino (in un tratto rettilineo, non pericoloso, giĂ  regolato da semaforo, con limite addirittura di 50 Km/h sebbene fuori dal centro abitato), mi riesce difficile, con il dovuto rispetto delle istituzioni, censurare il giudizio popolare sempre piĂč diffuso sul fatto che l’autovelox in questione sia una “vergogna”, piĂč che un vanto amministrativo per gli ingenti e continui introiti.

Fermo restando la discutibile legittimitĂ  degli autovelox laddove sarebbe possibile la contestazione immediata, ancora piĂč discutibile quando associati a limiti di velocitĂ  appositamente ridotti e ingiustificati in modalitĂ  multificio (come quello sull’Aurelia Bis tra Arma di Taggia e Sanremo), nel caso specifico e in questo modo, piĂč che tutelare la sacrosanta sicurezza stradale, si fa cassa con una trappola per topi (come tale, non adeguatamente segnalata e non propriamente giustificata nel tratto stradale di cui si tratta), dove i topi sono i cittadini giĂ  in grande difficoltĂ  per la grave emergenza energetica con conseguente emergenza economica e sociale.

Per non parlare delle sanzioni (previste dal Codice della Strada) da clima del terrore: ad esempio, 190 euro e 3 punti della patente per chi procede alla contenuta velocità di 61 km/h sul lungo rettilineo dell’Aurelia in oggetto.

Questo dazio, alla porta di ponente della sua Città, non ù un bel biglietto da visita, anzi: ù in forte distonia con un’amministrazione comunale come Imperia e con un Sindaco della sua esperienza ed autorevolezza.

Questo Ăš il tempo della coesione, non del terrore e degli sceriffi”.