Sabato 24 settembre il museo civico del Lucus Bormani di Diano Marina aderisce alle âGiornate Europee del Patrimonio (GEP) / European Heritage Daysâ 2022, aventi come tema questâanno âPatrimonio culturale sostenibile: unâereditĂ per il futuroâ, manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio dâEuropa e dalla Commissione Europea con lâintento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee, unâoccasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della societĂ europea ed italiana.
Durante la giornata di sabato il MARM sarĂ visitabile al prezzo simbolico di euro 1,00 dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17; alle ore 10.30 e alle ore 15,30 si svolgerĂ una visita guidata al percorso espositivo, una importante opportunitĂ per residenti e turisti per riscoprire il ricco patrimonio culturale del Golfo dianese, 100.000 anni di storia raccontati nelle sezioni archeologica e risorgimentale.
Lâiniziativa Ăš stata organizzata come di consueto in stretta collaborazione con lâIstituto Internazionale di Studi Liguri e con lâufficio Turismo, Sport e Cultura del Comune di Diano Marina.
Per informazioni e prenotazioni: tel. +39 0183 497621, museodiano@istitutostudiliguri.191.it, www.iisl.it.
La sezione archeologica sviluppa il suo percorso espositivo attraverso dieci sale ripercorrendo cronologicamente le varie fasi della frequentazione umana individuate nel territorio compreso tra Capo Berta e Capo Cervo, che dal Paleolitico giungono sino alla tarda antichitĂ , con particolare attenzione al periodo romano, sede dellâabitato del Lucus Bormani, citato dalle fonti antiche come sede di una mansio, una sorta di âautogrillâ dellâepoca, i cui resti sono conservati e visibili in parte sotto la scuola elementare di San Bartolomeo al Mare. Altre importanti testimonianze del periodo romano riscopribili nel percorso museale sono i resti di alcune grandi domus, che ci testimoniano lâimportanza e la ricchezza della cittadina, e il relitto a dolia affondato nel I secolo d.C. di fronte alla costa lungo la rotta che collegava la Spagna con Roma, di cui Ăš visibile nel una piccola parte del carico, le tipiche anfore Dressel 2/4 che trasportavano vino dalla Terracona.
La sezione risorgimentale espone oggetti e cimeli appartenuti al dianese Andrea Rossi, il âPilota dei Milleâ, a cui la sala Ăš intitolata, e al generale NicolĂČ Ardoino, combattente risorgimentale. Nelle sale sono visibili bandiere, tra cui quella del piroscafo âPiemonteâ una delle due navi che portarono i garibaldini da Quarto a Marsala, divise, medaglie, armi, documenti, nonchĂ© la famosa âLanterna dellâAspromonteâ, appartenuta a Giuseppe Garibaldi e successivamente regalata alla figlia del Rossi di cui lââEroe dei due Mondiâ era padrino di battesimo.