Con il claim “i sapori della tua vacanza tutto l’anno”, “Il sale della Liguria“, aromatizzato ai profumi del territorio, promette ai turisti di ricordare il periodo trascorso nella terra di Colombo, anche quando saranno tornati a casa.

Il progetto, ideato dal marketer Franco Laureri e dal maestro di cucina e ambasciatore delle eccellenze liguri Renato Grasso, è finalizzato a realizzare il primo gadget edibile “testimonial del territorio”.

“Il sale della Liguria”, tramandato da generazioni, nasce dalle sapienti mani del “discepolo di Escoffier” di Mendatica, il cuoco della tradizione per eccellenza, che porta all’estero e in Italia, nei suoi corsi di cucina ligure, i sapori e i segreti legati ai territori al di là del mare. Sarà prodotto dall’azienda fratelli Porro di Pornassio su antica ricetta del maestro di cucina Renato Grasso.

Il brand, presentato al vicepresidente regionale con delega al marketing territoriale, Alessandro Piana, e dai vertici dell’associazione che raggruppa i paesi dell’entroterra delle “Antiche Vie Del Sale”, Piero Pelassa, Alessandro Navone e a diversi imprenditori dell’agroalimentare della Valle Arroscia è molto di più di un sale aromatizzato.

“È il racconto del legame tra la Liguria e le pianure oltre gli Appennini – commenta l’assessore regionale Alessandro Piana – rappresenta il richiamo alle “vie antiche”, fatto di tradizioni, storia, passaggi e mescolanze di saperi e sapori unici”. Un gadget semplice da produrre ma che può, attraverso i principi del marketing olfattivo, attivare l’effetto “recall” legato all’esperienza vissuta in vacanza. È composto principalmente di erbe aromatiche, segmento importante dell’economia agricola ligure. Un “testimonial del territorio” edibile, a basso costo, facile da produrre, immagazzinare e distribuire, in grado di dare valore aggiunto alla promozione di un evento, di una campagna di marketing e comunicazione”.

“È stata un’occasione importante – aggiunge Piero Pelassa – per il rilancio e la rappresentatività dei territori interni come i nostri. Questa iniziativa si lega alle “Vie del Sale”, un tempo essenzialmente tragitti di commercio, di fatica e di lavoro. Può contribuire a creare una nuova attenzione, un’eco a percorsi che possono aprirsi sempre più, oltre che al turismo escursionistico anche al fronte culturale e religioso”.

Il cooking show dello chef Renato Grasso, seguito alla presentazione, è stata una straordinaria “prova d’orchestra” che ha messo in luce tutte le più importanti realtà imprenditoriali della Valle Arroscia: dall’Ormeasco Superiore della Cantina Maffone, al pane di Gavenola, coinvolgendo anche l’aspetto sociale delle produzioni tipiche con la cooperativa di comunità “Brigì” di Mendatica e l’associazione “Per Noi Domani”.