video
play-rounded-outline
04:09

Dieci partite ancora da giocare, trenta punti in palio che sono così tanti da ribaltare sia la lotta per il titolo che quella per la salvezza. Ma la sfida di domenica 27 marzo, fischio d’inizio alle ore 15, è già considerata il match-clou non solo della 29^ giornata ma dell’intero campionato di Serie D girone A.

Novara e Sanremese potrebbero giocarsi un’intera stagione sul manto erboso del ‘Silvio Piola’ uno stadio da serie superiori con i suoi quasi 18mila posti disponibili, impianto che ha visto una stagione dei piemontesi in serie A dieci anni fa e che ha anche ospitato alcune partite della Juventus femminile.

La classifica dice Novara al comando con 62 punti, Sanremese seconda a quota 56, e dietro il resto del gruppo guidato dal Varese, altra nobile decaduta e delusa da questo campionato, staccata di quindici lunghezze dalla vetta. Mentre resta in gran parte da decidere la battaglia per la salvezza, in vetta ormai è una corsa a due, con la sola prima classificata che salirà tra i professionisti in serie C, mentre i play-off offrono da anni solo delle speranze.

Alla vigilia della partita, abbiamo raccolto le sensazioni del 33enne ‘mister’ Matteo Andreoletti, al secondo anno a Sanremo, dopo essersi lasciato alle spalle una breve carriera da portiere in serie C tra Lecco, Pro Sesto e Pro Patria.

“Andiamo a giocare una partita molto importante, sentita e allo stesso tempo bellissima contro un avversario forte e primo in classifica, in uno scenario come quello del ‘Piola’ dove ci saranno tanti tifosi avversari. Si tratta in assoluto della partita più importante della mia gestione qui a Sanremo” conferma Andreoletti.

“Veniamo da un periodo piuttosto positivo e siamo in salute sia fisica che mentale – dice – abbiamo uno squalificato a testa: noi siamo senza Nouri, loro senza Bonaccorsi, e quindi sarà una bella sfida tra due squadre con le rose quasi al completo, da giocare al massimo delle nostre possibilità”.

“Dire che il Novara è un po’ in flessione non è corretto, parliamo di una squadra che ha perso solo due volte in tutta la stagione, una delle quali proprio qui al Comunale. Sta avendo un gran rendimento ed è prima con merito. Noi andiamo alla ricerca dei 3 punti, una vittoria potrebbe riaprire il campionato e noi faremo il massimo per non avere rimpianti”.

Non sarete da soli contro tutti. Due pullman di tifosi vi seguiranno e questo non succedeva da parecchio tempo.

“Ci fa davvero piacere, non era scontato, credo che la società sia andata incontro ai nostri tifosi, ci piacerebbe farli gioire e poi ritrovarli nelle gare casalinghe dove ultimamente ho visto poco pubblico e mi dispiace perché veniamo da un ottimo periodo, i ragazzi danno tutto per questa maglia, spero che questa partita dia quello slancio che è un po’ mancato per avere più sostenitori quando giochiamo in casa. Sono convinto che se continueremo su questa strada con quello che fa la squadra sul campo e il lavoro della società, arriverà anche la risposta della città”.

Mister, come non chiederle un giudizio sulla disfatta della Nazionale contro la Macedonia…

“Dispiace, l’Italia fuori dal Mondiale per due volte consecutive rappresenta probabilmente il punto più basso della storia del nostro calcio. Ci sono due vie disponibili: dare la colpa alle convocazioni e all’allenatore o agli errori degli attaccanti o per rigori sbagliati e credo che questa analisi non porti a niente. Meglio sedersi ad un tavolo e vedere veramente cosa non va nel calcio italiano, porre rimedio e ripartire dopo aver smaltito questa cocente delusione”.

Mister, un consiglio. Dove lo mettiamo un euro per la vostra sfida di domenica?

“Io credo che se uno vuole vincere tanti soldi, l’euro lo deve puntare su di noi – sorride – non siamo i favoriti e lo sappiamo ma abbiamo tanta voglia di provarci”.