âSono circa 8mila gli immunocompromessi che dal primo marzo, dopo aver completato il ciclo vaccinale, potranno ricevere in Liguria, come da indicazioni ministeriali, la quarta dose. Lâulteriore dose di richiamo sarĂ somministrabile a tutti i soggetti di etĂ pari o superiore a 12 anni, che abbiano giĂ completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale stessaâ. CosĂŹ il presidente di Regione Liguria e assessore alla SanitĂ Giovanni Toti in merito alla somministrazione della quarta dose agli immunocompromessi.
âIntanto in Liguria – ha aggiunto il presidente Toti – continua la campagna vaccinale anche per le prime e le terze dosi.
Le prime dosi somministrate nellâultima settimana sono state 2.071, mentre le prenotazioni sempre per la prima dose sono 1.284, 333 nella fascia tra i 50/59 anni, 226 tra i 60/69 anni, 102 tra i 70 e i 79 e 73 per gli over 80. I prenotati invece nella fascia 5/11 anni sono 24.642 mentre in totale sono 907.168 le terze dosi somministrate, andando a coprire lâ82,84% della platea che ha ricevuto la seconda dose da almeno 4 mesiâ.
âLa circolazione del virus nella nostra regione invece – sostiene ancora il presidente Toti – continua a diminuire. Oggi infatti gli ospedalizzati intanto sono scesi di 21 unitĂ attestandosi sotto le 500 unitĂ (482) con 24 ricoverati in terapia intensiva. Numeri che ancora una volta confermano come i vaccini riescano a tutelare la nostra salute e la nostra libertĂ â.
Le categorie che rientrano negli immunocompromessi sono:
i soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano giĂ completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria, a seguito della somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino.
In particolare sono incluse le seguenti condizioni (che potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili):
– trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
– trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro lâospite cronica);
– attesa di trapianto dâorgano;
– terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
– patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
– immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
– immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalitĂ del sistema immunitario etc.);
– dialisi e insufficienza renale cronica grave;
– pregressa splenectomia;
– sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/”l o sulla base di giudizio clinico.