“Da una recente ricerca fatta da âTerre des Hommesâ, su un campione di 1.700 giovani tra i 12 e i 25, Ăš emerso che uno su due ha subito atti di bullismo”. A dirlo Ăš il dottor Roberto Ravera, direttore della struttura complessa di Psicologia dellâAsl 1 Imperiese, nellâanalizzare le nuove frontiere del fenomeno bullismo.
Con il dottore abbiamo fatto una riflessione a tutto campo considerando anche il ruolo dei genitori e della scuola.
“Lâ80% del campione sopraddetto afferma di sentirsi profondamente insicuro soprattutto quando entra nei social media – prosegue Ravera. – Dietro a uno schermo non si ha la sensazione diretta del male che facciamo, cyberbullismo o revenge porn diventano molto piĂč facili, purtroppo, da fare. Questo Ăš uno dei temi fondamentali che dobbiamo affrontare non da domani, ma da oggi, perchĂ© rischia di essere un problema molto importante per il futuroâ.
Sul discorso generale il primario spiega: âPurtroppo la crisi che stiamo vivendo tutti quanti, non solo legata alla pandemia, colpisce anche le famiglie. Molte volte la separazione tra genitori rischia di essere conflittuale e questa conflittualitĂ viene in qualche modo interiorizzata dai ragazzi che la gettano nei loro rapporti personaliâ.
A precisa domanda proprio sul ruolo dei genitori, lâesperto risponde: âCredo che il compito dei genitori sia quello di vigilare, di stare attenti e ovviamente dare testimonianza di sani comportamenti. Credo inoltre che oggi sia necessario che i padri e le madri non siano complici. La sensazione che i figli siano liberi di fare qualsiasi cosa senza punizione Ăš un qualcosa di molto rischioso perchĂ© tutte le societĂ funzionano su un sistema educativo e normativo. Ritengo fondamentale ritornare a un genitore educatore che stabilisca delle normeâ.
Per ciĂČ che concerne la scuola Ravera dice: âLa scuola deve infondere il senso della conoscenza e della responsabilitĂ perchĂ© dipendiamo gli uni dagli altri. Lâesasperazione dellâindividualismo rischia di essere controproducenteâ.
Nel video-servizio di Riviera Time l’intervista completa al dottor Ravera.