
Nella giornata di venerdĂŹ 8 ottobre, gli uomini della Guardia Costiera di Imperia, sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Imperia dott. Alberto Lari, avvalendosi del Sostituto Procuratore Francesca BuganĂš Pedretti, hanno arrestato uno dei membri dellâequipaggio del battello disinquinante operativo presso il porto di Imperia, in quanto colto in flagranza di reato nellâatto di occultare, nel proprio veicolo di trasporto, gasolio derivante da furto.
Lo sviluppo delle operazioni odierne ha altresĂŹ permesso agli uomini della capitaneria di porto di scoprire, allâinterno di un immobile, la realizzazione di un laboratorio destinato alla coltivazione di piante di marijuana. LâattivitĂ investigativa di polizia giudiziaria Ăš stata portata avanti per diversi mesi attraverso mirate azioni di appostamento e di pedinamento. In ragione dei recenti risultati si Ăš reso quindi necessario accelerare la conclusione delle indagini assicurando alla giustizia gli autori dei reati.
Alle prime ore dellâalba sono pertanto scattate le perquisizioni in molteplici localitĂ del Circondario Marittimo di Imperia che hanno interessato le abitazioni, i mezzi di trasporto, i magazzini ed alcuni manufatti sospetti che erano risultati nella disponibilitĂ degli indagati, di cui uno non piĂč facente parte dellâequipaggio del medesimo mezzo navale. A seguito delle verifiche condotte dal personale della Guardia Costiera di Imperia sono stati quindi individuati piĂč di 500 litri di carburante di tipo gasolio s.i.f. (senza imposta di fabbricazione) oggetto di furto aggravato dal battello disinquinante, ciĂČ anche in danno alla SocietĂ affidataria del servizio pubblico di disinquinamento marino aggiudicataria di apposita Convenzione con il Ministero della Transizione Ecologica.
Dalla perquisizione dellâabitazione del marittimo sottoposto ad arresto si riscontrava, inoltre, la presenza di oltre 500 grammi e 4 piante di marijuana nonchĂ© dispositivi finalizzati alla coltivazione di queste ultime. Pertanto, il carburante, gli stupefacenti e quanto ad essi collegato veniva sequestrato e gli autori dei reati segnalati alla competente Procura della Repubblica di Imperia che disponeva gli arresti domiciliari per uno degli indagati e la denuncia a piede libero per lâaltro.