La LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), da sempre in prima linea per la prevenzione, lancia un messaggio forte ricordando l’importanza di combattere il Papilloma Virus, a trasmissione sessuale, spesso sottovalutato perchĂ© non dĂ  sintomi, ma di cui Ăš molto facile infettarsi, per poi trasmetterlo ad altri, aumentando il rischio di sviluppare diverse patologie. Risulta quindi fondamentale sottolineare che non si deve mai abbassare la guardia su questo argomento. Presso gli uffici LILT sarĂ  possibile avere le giuste informazioni, prenotare una visita per effettuare il pap-test e ottenere indicazioni e tutti i consigli utili grazie alla disponibilitĂ  dei nostri specialisti.

Il Papilloma virus, piĂč comunemente chiamato HPV, colpisce oltre il 60% delle persone sessualmente attive e in alcuni casi determina l’insorgenza di gravi forme tumorali, infertilitĂ  di coppia o aumentato rischio di abortivitĂ . Questa infezione tanto diffusa quanto pericolosa puĂČ essere evitata con un vaccino a scopo preventivo che si Ăš rivelato un presidio essenziale. Il Papilloma Virus Ăš trasmissibile attraverso ogni tipo di rapporto sessuale, Ăš altamente probabile contrarlo nell’arco della vita, sebbene nella maggior parte dei casi sia transitorio e privo di sintomi evidenti. In alcuni casi, perĂČ, il sistema immunitario non riesce a debellare i virus. Se permangono, i piĂč pericolosi – anche a distanza di 10-15 anni – possono causare un tumore a livello della cervice uterina, della vulva e della vagina nella donna, del pene nell’uomo, dell’ano e del cavo orale in entrambi i sessi. L’infezione comporta, infatti, rischi reali anche per la popolazione maschile, diversamente da quanto solitamente si ritiene e l’uso del profilattico non protegge completamente.

Per fortuna il vaccino anti-HPV​ permette di eliminare questo pericolo per circa nove tumori su dieci.

La protezione offerta dal vaccino si abbassa notevolmente se il soggetto Ăš giĂ  venuto a contatto con uno dei ceppi contro cui il vaccino Ăš diretto. Per questo motivo ragazzi e ragazze ricevono l’invito a sottoporsi alla vaccinazione nel momento in cui l’inoculazione dimostra di garantire massima efficacia, tra i 12 ai 14 anni di etĂ . Le dosi sono due fino ai 15 anni e tre se si Ăš piĂč grandi. La copertura Ăš alta per dieci anni e al momento sono in corso studi per valutare se sia necessario un richiamo. È possibile sottoporsi all’anti-HPV per le donne tra i 25 e i 45 anni: la copertura Ăš minore, ma utile al fine della prevenzione oncologica. Inoltre, recenti ricerche stanno dimostrando che, in caso di pap-test positivo, sottoporre la donna alla vaccinazione accresce la protezione al rischio di persistenza nell’organismo del virus e, in caso di lesione pretumorale, abbatte l’eventualitĂ  di recidiva, se viene eseguita in prossimitĂ  dell’intervento.

“La prevenzione primaria con la vaccinazione, che ha dimostrato un alto livello di sicurezza e tollerabilitĂ , costituisce oggi la via piĂč efficace e sicura per combattere il rischio di infezione da HPV”, commenta la Lilt.