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È stata presentata questa mattina a Sanremo un’iniziativa collegata direttamente alla valorizzazione e regolamentazione dei numerosi percorsi ricavati nell’entroterra.

Si tratta di una ‘card’ che è parte integrante del regolamento stilato ad hoc riguardo lo svolgimento di pratiche sportive come ad esempio camminare, correre, andare in mountain-bike o a cavallo lungo la rete di sentieri nell’ambito del Consorzio Forestale Monte Bignone.

“Siamo passati piuttosto rapidamente da avere solo delle belle idee, quasi dei sogni nel cassetto, ad essere oggi al centro di progetti importanti grazie alla perfetta sintonia con Palazzo Bellevue”, dice Sonia Zanella che guida il Consorzio Forestale.

“Questa è politica di sviluppo – dice – e adesso diversi nostri progetti si sono trasformati in realtà. Sono anche un po’ preoccupata perché adesso l’impegno è tanto ma siamo tranquilli sapendo di essere nel nostro habitat e da sempre abbiamo una visione sovracomunale, basilare per portare avanti questo progetto”.

Per migliorare l’offerta servono, oltre gli encomiabili volontari, anche fondi che il Comune non può elargire direttamente e così si è pensato alla creazione di una ‘card’ sia per gli operatori commerciali sia per i fruitori dei sentieri outdoor.

“Questa iniziativa è per ora limitata a quattro comuni che sono Perinaldo, Baiardo e Ceriana oltre Sanremo, appoggiandoci sul Consorzio Forestale”, dice il consigliere comunale Mario Robaldo che si è occupato del progetto.

“Iniziamo questa prova con una richiesta minima – spiega – un’offerta libera a partire da soli 10 euro, e offre visibilità ai commercianti ‘sostenitori’ sui siti istituzionali che garantiscono grande visibilità anche internazionale. Ai fruitori invece la card e il contributo versato serviranno per mantenere in buono stato la rete di percorsi sotto la tutela del Consorzio Forestale”.

L’estate servirà da prova generale ed eventualmente per correggere il tiro, l’intenzione è quella di essere pronti a pieno regime per l’autunno nell’ottica sempre attuale della destagionalizzazione dell’offerta turistica che la Riviera dei Fiori si può ancora permettere.