“Come sappiamo Ema ha dato il via libera a tornare all’utilizzo del vaccino AstraZeneca, adesso si aspetta ovviamente tutta la procedura del Comitato italiano per il farmaco e a partire da domani alle 15 potremmo ricominciare a vaccinare con AstraZeneca anche in Liguria”. CosĂŹ il Presidente della Regione Liguria e assessore alla SanitĂ Giovanni Toti questa sera nel corso del punto stampa sull’andamento della pandemia sul territorio ligure.
In particolare, domani, venerdĂŹ 19 marzo, riprenderĂ la somministrazione di AstraZeneca âper quelle categorie prioritarie che non hanno necessitĂ di prenotare attraverso i medici di medicina generale. Per tutti coloro che in questa fase hanno diritto di prenotare il vaccino attraverso il medico di medicina generale (una parte delle categorie prioritarie e le persone fragili under70) – prosegue Toti – le prenotazioni ripartiranno da lunedĂŹ 22 marzo. Chi ha giĂ lâappuntamento fissato da lunedĂŹ 22 in poi, si presenti e sarĂ vaccinato regolarmenteâ.
âNon devono fare nulla, invece, coloro che invece nel corso di questa settimana hanno saltato il turno di vaccinazione a causa della sospensione del vaccino AstraZeneca: saranno contattati direttamente attraverso il sistema sanitario regionale e saranno riprogrammati entro 15 giorni dal 22 marzo. Si tratta certamente di uno sforzo aggiuntivo ma Ăš indispensabile per recuperare il tempo perduto a causa di questo stop forzatoâ.
Prosegue intanto la prenotazione del vaccino per le persone âestremamente vulnerabiliâ segnalate dal proprio medico di medicina generale alle Asl di riferimento: âSono giĂ 2.203 quelle contattate direttamente dalle Asl – spiega Toti – e prenotate per la somministrazione del vaccino (Pfizer o Moderna, indipendentemente dallâetĂ ). Continueremo a chiamare per garantire la vaccinazione a coloro che rientrano in questa categoriaâ.
Toti ha ricordato che âdal 29 marzo partirĂ anche il grande hub della Fiera di Genova, con una linea di vaccinazione gestita Asl3 e una gestita dalla sanitĂ privata. Saranno effettuati circa 2500 vaccini al giorno, con la possibilitĂ di crescere di alcune migliaia in piĂčâ.
Per quanto riguarda le possibili future disdette, il governatore ha aggiunto: âTemiamo molte disdette. Ne ho parato con il ministro della Salute Speranza e con il collega Bonaccini e credo serva uno sforzo per tranquillizzare lâopinione pubblica. Da parte mia câĂš la massima disponibilitĂ a vaccinarmi, quando sarĂ il mio turno ma, se servisse, anche domani. Non lo faccio per non essere accusato di saltare la coda visto che ho 52 anni e non rientro in nessuna categoria particolare. Ma ritengo che come farĂ il vaccino il Premier inglese Jhonson, anche il Presidente del Consiglio e la classe dirigente di questo paese anche presidente consiglio Ăš opportuno che oggi diano un segnale forte, vaccinandosi. Significherebbe certamente utilizzare qualche decina di vaccini ma significherebbe anche unâassunzione di responsabilitĂ verso lâopinione pubblica a cui chiediamo di tornare a vaccinarsi. Nellâimminenza dello stop ad AstraZeneca erano state alcune centinaia le disdette in Liguria: lunedĂŹ vedremo cosa accadrĂ â.
Per quanto riguarda il prossimo posizionamento della Liguria, oggi in fascia arancione, Toti ha poi aggiunto: “La Liguria questa settimana ha un indice Rt nel limite inferiore pari a 1,01 e un rischio moderato. Saremmo ancora di poco in zona arancione, se non fosse che la zona gialla Ăš comunque stata sospesa in tutta Italia fino al 6 aprile. Quindi, il tema non si pone”.
Intervenuto anche il Professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dellâOspedale Policlinico San Martino dove oggi Ăš stato trattato il primo paziente con gli anticorpi monoclonali. âGli anticorpi monoclonali sono arrivati nella giornata di ieri e giĂ oggi siamo riusciti ad identificare il primo paziente: Ăš un signore di 71 anni, con una cardiopatia, residente a Genova, che Ăš stato intercettato nella mattinata grazie alla collaborazione con i Medici di Medicina Generale e poi portato al San Martino. Il paziente Ăš stato ricoverato per circa unâora ed Ăš poi tornato a casa. Questo mi permette di parlare del protocollo operativo che abbiamo stipulato grazie alla collaborazione con Alisa e che prevede tre hub, dove viene stoccato lâanticorpo monoclonale: uno in Asl 1, allâOspedale di Sanremo, uno allâOspedale San Martino di Genova e uno alla Spezia. Lâhub di Sanremo fornisce lâAsl1 e lâAsl2, il San Martino si occupa di tutta lâarea metropolitana di Genova, mentre Spezia si occupa della Asl4 e Asl5. A questo protocollo partecipano tutti i centri di Malattie Infettive, che hanno il compito di interagire con i Medici di Medicina Generale perchĂ© lâanticorpo monoclonale devâessere somministrato molto precocemente nella malattia da Covid, fondamentalmente entro 72 ore dalla positivitĂ del tampone o entro 10 giorni dallâesordio dei sintomi. Ă perciĂČ evidente che per fare tutto questo non si puĂČ aspettare che il paziente arrivi in ospedale, ma bisogna andare a prenderlo a casa: Ăš quello che noi a Genova facciamo ormai da vari mesi, da quando, a ottobre, abbiamo posto in essere una collaborazione con i Medici di Medicina Generale che ha consentito di avere oltre 70 ricoveri in fast-track in questo periodo, oltre ai numerosi pazienti seguiti a casa con il supporto degli specialisti infettivologi. Quindi oggi gli stessi pazienti che noi seguiamo a domicilio, non li portiamo in ospedale per un ricovero, ma li possiamo portare in ospedale piĂč precocemente per la somministrazione dellâanticorpo monoclonale, dopodichĂ© tornano a casa.
Ă stata allestita una stanza al Padiglione Patologie Complesse dove lâambulanza arriva, il malato passa nel percorso sporco, entra nella stanza dove fa il trattamento con il farmaco e, dopo un periodo di osservazione, torna a casa. Lo scopo dellâanticorpo monoclonale Ăš proprio quello di evitare il ricovero ospedaliero: non ha alcun ruolo per le forme gravi, ma Ăš prezioso per far sĂŹ che una forma iniziale non maturi in una forma piĂč grave. Per ricevere la somministrazione Ăš necessario avere piĂč di 65 anni oppure avere delle comorbiditĂ . Ă dunque per quei soggetti in cui, evidentemente, il Covid puĂČ dare una malattia piĂč grave e quindi portare o a ricovero ospedaliero oppure, addirittura, al ricovero in terapia intensiva. La divisione di quante dosi di anticorpo monoclonale ci sono in Liguria Ăš stata fatta direttamente da AIFA, sulla base della prevalenza dei contagi. A Genova ne abbiamo circa il 40%, mentre il resto Ăš stato distribuito negli altri hub. Per questa settimana abbiamo 75 fiale, che sono ben sopra la necessitĂ attuale. PerĂČ io credo e spero che sia una nuova opportunitĂ . Questo anticorpo Ăš stato ampiamente studiato, con dati pubblicati, e ha dimostrato di ridurre in maniera significativa sia le ospedalizzazioni che i decessiâ.
âGiĂ domattina – ha concluso Bassetti – arriveranno in reparto altri 2 pazienti per la somministrazione dellâanticorpo monoclonale: noi siamo pronti a fare, senza grossi problemi, fino a 15 trattamenti al giorno. Al momento abbiamo messo a disposizione una stanza, ma se ci fosse una maggiore richiesta da parte dei Medici di Medicina Generale per lâarea di Genova, siamo pronti per offrire questa nuova e molto importante possibilitĂ di trattamentoâ.







