
A un anno di distanza dal primo lockdown, che tra le altre misure ha determinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, uno dei temi piĂč importanti e attuali resta quello dellâimpatto psicologico che questa situazione ha prodotto e sta producendo sui piĂč giovani.
Quali sono gli effetti nel medio e lungo termine provocati dal lungo periodo di isolamento forzato? Per capirne di piĂč abbiamo intervistato il dottor Giuseppe Trucchi, neuropsichiatra infantile.
âLa sofferenza dei ragazzi di tutte le etĂ , studenti di scuole superiori, medie ed elementari, Ăš una sofferenza importante â spiega Trucchi. – La scuola non Ăš solo studio ma Ăš anche socializzazione, vita di comunitĂ , interazione con lâinsegnante. Tutte cose che non possono essere sostituite dalla didattica a distanza.
I ragazzi manifestano una sofferenza psicologica importante, a volte anche dei tratti depressivi. Nei piĂč piccoli si manifestano dei disturbi psicosomatici, dellâalimentazione, del sonno. Negli adolescenti emergono di piĂč tematiche depressive, disturbi del comportamento. Questo si riflette molto nelle dinamiche familiari, nel rapporto moglie-marito, nei rapporti con i bambini. Le violenze domestiche sono diventate un problema di una certa rilevanza. Per fronteggiare tutto questo, a volte vengono organizzati dei veri e propri setting di terapia a distanza. Molti genitori hanno bisogno di andare a lavorare e spesso i bambini sono lasciati soli o con i nonni. Credo che i genitori stessi si stanno portando dietro una forma di ansia e depressione, che sta prendendo un poâ tutti.
Penso sia importante cercare comunque di parlare con i figli, tirar fuori i loro vissuti: questo giĂ Ăš un modo per sfogarsi e tirare fuori le ansie. Inoltre, io suggerirei di fare periodicamente dei tamponi rapidi ai bambini che vanno a scuola, come accade a Genova. Questo permetterebbe di isolare immediatamente dei casi sospetti e permettere una frequenza un poâ piĂč serenaâ.
Lâintervista integrale al dottor Trucchi Ăš visibile nel video-servizio di Riviera Time.