
“Un quadro di fine ‘600 e di autore ignoto. Probabilmente erano giunti alla fine della costruzione e i soldi da stanziare per la chiesa erano pressochĂ© terminati. Quindi non Ăš un grande pittore quello che ha realizzato questo quadro, ma si riallaccia profondamente alla storia di Ventimiglia“.
Sergio Pallanca, presidente del comitato Pro centro storico di Ventimiglia, descrive cosĂŹ il quadro raffigurante SantâAntonio Abate, custodito allâinterno della splendida chiesa dedicata allâomonimo santo nella parte alta della cittĂ frontaliera.
“Ă rappresentato con il libro delle sacre scritture e con la tau, simbolo tipico di SantâAntonio â prosegue Pallanca. Nel quadro vediamo anche un maiale, SantâAntonio Ăš infatti il patrono degli animali. Un tempo qui facevamo proprio la benedizione degli animali. Il maiale anche perchĂ© questo santo Ăš il protettore dei malati del fuoco di SantâAntonio, sindrome che un tempo veniva curata dai monaci con pomate a base di grasso di maiale”.
Pallanca ha poi spiegato perchĂ© la chiesa ventimigliese sia dedicata a SantâAntonio: “I conti di Ventimiglia vantavano una tradizione nobile, dicevano di discendere da SantâAntonio e per provare questa loro origine conservavano una culla di legno in cui dicevano fosse nato SantâAntonio. Per continuare questa tradizione nel 1600 ci fu la dedicazione nella chiesa al santo”.