“Sono 41 i morti sul lavoro in Liguria dal 1 gennaio al 30 novembre 2020, il 105 per cento in piĂč rispetto allo stesso periodo dellâanno precedenteâ.
I dati Inail licenziati in questi giorni ed elaborati da Marco De Silva responsabile dellâUfficio Economico Cgil Liguria, riportano le analisi circa le nazionalitĂ , i settori e le province coinvolte: âSul totale dei 41 deceduti, ben 18 sono da ricondurre alla pandemia, ma anche senza il covid i morti per lavoro sarebbero comunque superiori al 2019â spiega De Silva che aggiunge âSul totale delle vittime lâ85,4 per cento dei casi Ăš di nazionalitĂ italiana e le fasce dâetĂ piĂč coinvolte vanno dai 45 ai 69 anniâ.
Il triste primato dei decessi sul lavoro Ăš di Genova con 19 infortuni (di cui 13 da Covid-19), seguita da Imperia con 10, Savona 7, Spezia 5; percentualmente Ăš Imperia ad avere l’incremento in percentuale maggiore sull’anno precedente (400 per cento: 2 decessi del 2019 contro i 10 del 2020).
I dati licenziati dallâInail contengono anche le statistiche delle denunce per infortunio che questâanno sono drammaticamente segnate dalla pandemia âSono 17.196 le denunce per infortunio pervenute allâInail nel periodo gennaio â novembre 2020 e di queste il 27 per cento sono riconducibili al covid-19â spiega ancora De Silva âSul totale delle richieste oltre il 68 per cento riguarda lavoratrici â e aggiunge â in un solo mese (da ottobre a novembre 2020) le denunce di infortuni sul lavoro da Covid 19 sono aumentate di 1.400 casiâ. Dalle elaborazioni di De Silva emergono le professioni maggiormente colpite: tra i tecnici della salute si trovano gli infermieri con lâ83,3 per cento;Â tra le professioni inserite nei servizi sanitari e sociali il 99,9 per cento delle denunce riguarda gli operatori socio sanitari e tra le professioni qualificate nei servizi personali, assistenti e accompagnatori per disabili sono presenti con il 49 per cento.
âĂ evidente che le categorie maggiormente esposte sono quelle legate ai settori socio sanitario, ma lâaumento degli infortuni sul lavoro, a prescindere dal Covid, Ăš un dato molto preoccupanteâ commenta Fabio Marante Segretario Cgil Liguria âNonostante i lockdown e la sospensione di molte attivitĂ i dati evidenziano come ci sia ancora troppa strada da fare; le richieste del sindacato sono quelle di maggiore formazione e maggiori controlli e anche maggiore attenzione da parte delle Istituzioni â e conclude â un esempio su tutti, la costituzione del rappresentante sindacale di sito per la sicurezza sul lavoro in ambito autostradale. Ă una disposizione contenuta in una Legge regionale richiesta unitariamente dal sindacato e approvata dal Consiglio, ma al momento Ăš totalmente disattesaâ.








