
Alla vigilia dellâEpifania abbiamo incontrato Silvio Di Michele, presidente di Federalberghi Sanremo e gestore di un hotel in centro, per chiedergli un bilancio delle vacanze. Una domanda che puĂČ sembrare una presa in giroâŠ
âDirei proprio di sĂŹ â dice â perchĂ© il bilancio Ăš zero, noi come quasi tutti siamo chiusi, a Sanremo ci saranno tre o quattro alberghi aperti per due o tre camere occupate da persone che hanno necessitĂ lavorative. Una catastrofe, questa cittĂ ha una grande risposta turistica come stazione climatica invernale e abbiamo sempre lavorato nei mesi piĂč freddi e adesso siamo a zero. Speriamo che se ne accorgano a Roma e che intervengano con aiuti adeguati sennĂČ saranno in molti che non riusciranno a riaprire piĂčâ.
âNel 2020 â spiega Di Michele â abbiamo lavorato i primi due mesi e poi ad agosto. Luglio e settembre hanno chiuso con un meno 50%, ottobre devastante, novembre e dicembre nulli. Abbiamo bisogno di aiuti veri e non quello che ci hanno sinora elargito, la coperta Ăš troppo corta e qualcosa ci dovranno pur dire e dareâ.
âTemo che la normalitĂ la potremo ritrovare solo lâanno prossimo grazie alla graduale diffusione del vaccino ma noi non saremo tutti in grado di andare avanti. Se non riaprono i confini con le altre nazioni rischiamo unâestate ancora peggiore di quella scorsa, spero di sbagliarmi ma se non ci sarĂ una rapida vaccinazione di massa almeno in tutta Europa dovremo attendere il 2022 per riprendere i nostri ritmiâ.
âIl Festival blindato e gli spettatori rinchiusi su una nave al largo Ăš solo una voce per il momento che a noi non ci risulta confermata â risponde â stiamo raccogliendo le prenotazioni per lâevento con la speranza che non ci siano problemi proprio di organizzazione e che la manifestazione si possa svolgere. Siamo in contatto quasi continuo con lâamministrazione comunale e presto anche con la Rai proprio per sapere in tempo reale quali decisioni verranno preseâ.
Viareggio ha annunciato che il suo carnevale si terrĂ addirittura a settembreâŠ
âE questo conferma il mio pensiero â dice Di Michele – cioĂš che se ci sarĂ una ripresa accadrĂ dopo lâestate. Dobbiamo attraversare un deserto, crediamo di averne giĂ superato una metĂ ma ancora non riusciamo a vedere la fineâ.
âUn pensiero va ovviamente ai dipendenti del nostro settore â termina â che sono in cassa integrazione ma con pochi soldi, non so come si possa andare avanti con quelle cifre e in alcuni casi siamo noi stessi che interveniamo a sostegno dei dipendenti. Se per noi Ăš dura, per loro lo Ăš molto ma molto di piĂčâ.