MercoledĂŹ 30 dicembre 2020 si Ăš svolto lâultimo Consiglio Comunale dellâanno con quattro importanti punti allâordine del giorno. Il Capogruppo di ‘Uniti per Cervo’ Giacomo Vernazza interviene con una nota stampa.
“Come Gruppo Consiliare, nel rispetto dellâimpegno assunto con i cittadini in campagna elettorale, abbiamo garantito il numero legale per lo svolgimento del Consiglio e, dopo aver approvato i verbali della seduta precedente e aver preso atto di prelievi dal fondo di riserva e dalla riserva di cassa, ci siamo cosĂŹ espressi sulle altre pratiche allâordine del giorno:
Non abbiamo condiviso il Piano Economico Finanziario di aumento delle tariffe anno 2020, a suo tempo approvate, sul costo del servizio sui rifiuti (TARI). Detti aumenti andranno ad aggiungersi agli incrementi sui i costi giĂ previsti per lâanno 2021, costi dovuti al nuovo servizio appaltato che, diversamente da quanto previsto, non andrĂ a regime dal primo gennaio ma bensĂŹ dal primo luglio e che vedrĂ quindi i cittadini pagare sei mesi di servizio senza beneficio. Non siamo contrari alla proroga di sei mesi del servizio di raccolta porta a porta, ma siamo convinti che i cittadini non devono pagare servizi che non ricevono. Nessuno ha mai risarcito i cittadini Cervesi dal disastro procurato dal precedente servizio associato di raccolta e smaltimento dei rifiuti, condiviso dalla Giunta Giordano, MacrĂŹ, Raimondo, che li aveva visti pagare profumatamente un servizio di raccolta differenziata mai attuato dalla ditta appaltatrice e che portĂČ il Comune di Imperia, Comune capofila, a disdire il contratto per inadempienza lasciando, sempre con lâapprovazione della Giunta Giordano, MacrĂŹ, Raimando, invariate le tariffe per gli utenti che ancora oggi pagano un servizio quasi inesistente e che sicuramente verrĂ nuovamente aumentato con il nuovo appalto. Crediamo che i cittadini non possono continuare ad essere considerati âGalline dalle uova dâoroâ. Il Sindaco e lâAssessore al bilancio ci hanno assicurato che vigileranno sullâappalto e sui costi. Noi come Gruppo verificheremo e ci esprimeremo al momento del voto sulle tariffe da applicare per lâanno 2021, che a nostro parere non dovranno essere aumentate, infatti le attuali giĂ prevedono i costi della differenziata, pagata giĂ da svariati anni dai contribuenti senza averne avuto il totale beneficio.
Abbiano approvato lo statuto della Fondazione di partecipazione per la promozione dellâUniversitĂ del Ponente Ligure, illustrato dal Capo Gruppo della maggioranza, condividendone anche i contenuti, che come Gruppo avevamo a suo tempo richiesto, in ordine alle facoltĂ da aprirsi nei due poli di Imperia e Sanremo, facoltĂ piĂč confacenti allo sviluppo del territorio anche in materia occupazionale.
Per quanto concerne il riconoscimento dei 372.000 euro di debiti fuori bilancio, per lavori pubblici di somma urgenza relativi allâanno 2020, abbiamo espresso le nostre perplessitĂ di imputare sul bilancio corrente solo 6.100 euro e di trasportare sul bilancio 2021 la restante quota di 365.900 euro, perchĂ© cosĂŹ facendo partiremo giĂ con un debito nel bilancio 2021. Il Vice Sindaco e lâAssessore al Bilancio ci hanno assicurato che detta somma, anche se oggi non Ăš ancora stata attribuita, sarĂ totalmente coperta dalla Regione Liguria prima del redigendo bilancio di previsione 2021 e quindi non andrĂ a creare debito iniziale. Abbiamo preso atto di quanto comunicato riservandoci di verificare se nel prossimo bilancio dette somme saranno totalmente coperte dalla Regione.
In ultimo abbiamo approvato la modifica dellâarticolo 94 del Regolamento edilizio per prevedere che lâinstallazione delle tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici venga prevista, oltre che per tutti i progetti di nuova costruzione anche negli interventi di ristrutturazioni importanti. Sul problema dellâuso dellâenergia elettrica quale energia pulita, abbiamo chiesto che la maggioranza si faccia, come noi, parte propositiva nelle opportune sedi affinchĂ©, prima di mettere in atto politiche che impongono al cittadino lâuso dellâelettrico, ci si impegni a produrre elettricitĂ con fonti rinnovabili. Oggi circa due terzi dellâenergia elettrica prodotta in Italia arriva da centrali termoelettriche che bruciano combustibili fossili e quindi altamente inquinanti, senza cambio di tendenza nella produzione a poco servirĂ , per la tutela dellâambiente, lâuso dellâelettrico”.