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È in pieno corso di svolgimento la settimana dedicata alla prevenzione oncologica dal 18 al 26 marzo che nella nostra regione è a cura di Alisa (Azienda Ligure Sanitaria) e Lilt (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori). Considerato che risulta ormai certo il ruolo determinante di una sana alimentazione per prevenire l’insorgere di patologie tumorali, è stato scelto un testimonial d’eccezione in materia: lo chef stellato Giorgio Locatelli, volto noto anche in tv grazie alle sue partecipazioni come giurato di Masterchef, il contest culinario di Sky.

“La settimana nazionale è stata lanciata a Roma dal ministro Schillaci e poi c’è stato il lancio anche per la Liguria a cura di Alisa e Lilt”, spiega il dottor Claudio Battaglia, presidente provinciale Lilt.

“Voglio subito ringraziare – dice – tutte le nostre volontarie che si stanno impegnando con i banchetti in giro per Sanremo per proporre le nostre ‘margherite rosa della prevenzione’”.

“Parliamo di prevenzione primaria – sottolinea Battaglia – che la Lilt promuove da tanti anni con la proposta dell’olio extravergine d’oliva che rappresenta un alimento sano e tipico della nostra zona, associato alla dieta mediterranea riconosciuta a livello mondiale per i suoi benefici effetti”.

“Prevenzione primaria significa soprattutto sane abitudini di vita e va ribadito che il 35% dei tumori sorge a causa di errate abitudini alimentari. Un aspetto così importante va ribadito ogni anno nelle scuole perchè siamo nel pieno di una pandemia che è ben peggiore di quella da Covid”.

“È in atto una recrudescenza che non è più dovuta solo ai ritardi di esami e diagnosi causati dal Covid ma è frutto di un reale aumento dell’incidenza tumorale. Oggi purtroppo siamo arrivati ad oltre 385.000 casi di nuovi tumori all’anno, cioè più di mille nuovi tumori al giorno vengono diagnosticati, e una mortalità pari a 450 decessi giornalieri”.

A cosa sono dovuti questi aumenti di casi? “Ci sono diversi motivi, in questa settimana ci concentriamo soprattutto sui problemi alimentari. Non esiste un alimento che ci fa venire il cancro, non esiste un alimento che ci garantisce la protezione, esiste un eccesso di opportunità che abbiamo per alimentarci, cibi troppo grassi o con troppi zuccheri veicolati spesso da pubblicità che convincono i più giovani”.

“Dopo le brutte notizie – prosegue – quelle buone sono che se facciamo prevenzione primaria e anche secondaria, grazie ai progressi della chirurgia e della radioterapia abbiamo una percentuale di guarigione che cresce dell’1% ogni anno, e oggi ci sono 4 milioni e mezzo di persone in Italia che hanno vinto la loro malattia, e ce ne saranno oltre 5 milioni nel 2025”.